A Rovereto, occhi puntati su Mario Sironi

6 Marzo 2017


Nuovo appuntamento, al Mart di Rovereto, con gli approfondimenti intitolati dal museo alle proprie collezioni, ideati per esplorare le radici dell’arte contemporanea italiana e i nomi che hanno contribuito a scriverne la storia.

Fino all’11 giugno, il Focus sarà incentrato su Mario Sironi nella Collezione Allaria, un’ottima opportunità per avvicinare il pubblico alle opere della raccolta, confluite da pochi mesi nel patrimonio del museo trentino. Attraverso un centinaio di lavori – sessanta dei quali firmati da Mario Sironi –, suddivisi in nove sezioni tematiche, il Focus dedicato alla Collezione Allaria esplora il rapporto di amicizia nato a Cortina nel 1947 tra il collezionista Antonio e l’artista, restituendo un’immagine privata di Sironi, quasi totalmente sconosciuta al pubblico.

La maggior parte dei dipinti e dei disegni – che spaziano dai contenuti politici alle composizioni figurative con esiti quasi astratti – appartiene al secondo dopoguerra ed evoca un momento decisamente complesso per Sironi, dilaniato dalla morte di una delle figlie e dall’ostilità della critica, che vedeva in lui un vecchio autore legato al regime fascista. L’eco di queste difficoltà pervade i soggetti e le atmosfere rappresentati da Sironi nella proprie opere, prediligendo toni cupi e personaggi simili a eroi sconfitti.

Il percorso espositivo è anche animato dal dialogo fra le opere di Sironi e quelle degli altri artisti entrati a far parte della Collezione Allaria, in particolare Renato Guttuso, Anton Zoran Mušič e Graham Vivian Sutherland, cui il collezionista era legato da una profonda amicizia. Il dialogo si estende alle raccolte del Mart, innescando uno stimolante confronto tra epoche e stili.

[Immagine in evidenza: Mario Sironi, Composizione murale, 1934, Mart, Collezione Allaria]