La stagione ferrarese di de Chirico

12 Novembre 2015

Giorgio-de-Chirico-I-progetti-della-ragazza,-fine-1915-Olio-su-tela,-New-York,-Museum-of-Modern-Art,-Lascito-di-James-Thrall-Soby,-1979-©-2015.-Digital-image

Dal 14 novembre, Ferrara dà appuntamento al pubblico a Palazzo dei Diamanti per una mostra che segna il ritorno dei capolavori metafisici dipinti da Giorgio de Chirico; proprio in quella città estense che cent’anni fa, tra il 1915 e il 1918, l’artista e suo fratello frequentano dove aver lasciato Parigi ed essersi arruolati, assegnati al 27° reggimento di fanteria di Ferrara.

Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Stoccarda, in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica e con la curatela di Paolo Baldacci e Gerd Roos, l’esposizione De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie si focalizza sulla stagione ferrarese dell’artista e sulle influenze che le architetture della città ebbero sulla sua pittura.

In quegli anni il Castello Estense, i palazzi e le grandi piazze della città entrano nei suoi quadri, diventando le quinte di scenari metafisici, solitari ed enigmatici, dove le fughe prospettiche sono incongruenti, il tempo sembra sospeso e gli abitanti non sono altro che oggetti comuni ingigantiti, statue e manichini senza volto, dalle ombre allungate come se fossero prodotte dalla luce di riflettori teatrali. Ne sono un esempio I progetti della fanciulla (1915), Il grande metafisico (1917), Il Trovatore  (1917), Ettore e Andromaca (1917) e Le Muse inquietanti (1918).

Sino al 28 febbraio 2016, la mostra presenta oltre 70 opere organizzate in sezioni cronologico-tematiche: oltre alle tele ferraresi di de Chirico, eccezionalmente riunite, l’esposizione comprende anche la serie quasi completa delle opere metafisiche di Carlo Carrà, assieme a lavori di Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Man Ray, Raoul Hausmann, George Grosz, René Magritte, Salvador Dalí e Max Ernst, che si ispirarono alle opere ferraresi di de Chirico.

[Immagine in apertura: Giorgio de Chirico, I progetti della ragazza, dettaglio, fine 1915. Olio su tela, New York, Museum of Modern Art. Lascito di James Thrall Soby, 1979 © 2015 Digital image]