Intramontabile Impressionismo
I colori d’autunno si specchiano e risplendono nelle tele dei più grandi maestri dell’Impressionismo, protagonisti delle ultime grandi mostre dell’anno. Omaggi a Renoir, ma soprattutto a Degas.
E dire che aveva destato scandalo e fatto scalpore quel nuovo modo di dipingere; così innovativo nella sostanza e nella forma, così eccentrico nel suo ammiccare alla fotografia. Al punto da trovare casa, per la prima determinante mostra della nuova scuola, proprio nello studio del fotografo Nadar. Sono passati quasi centocinquanta anni e l’Impressionismo, da tempo ormai, ha smesso i panni del movimento di rottura per indossare quelli dell’innegabile punto di riferimento. Oggetto di riflessioni continue.
Eccentrico tra gli eccentrici è Edgar Degas: forse tra i meno bohemienne rispetto agli artisti del suo tempo, certo uno dei più originali e innovativi. Torino “saccheggia” le collezioni del Musée d’Orsay e porta alla Promotrice delle Belle Arti, fino al 27 gennaio, un’ottantina di capolavori senza tempo: dai primi lavori, figli della straordinaria lezione di Ingres e Delacroix, fino alla levità delle celebri ballerine. Con la possibilità di misurarsi con tele di fama assoluta, come lo strepitoso ritratto de “La Famiglia Bellelli”.
Mostre sorelle? Al più cugine alla lontana. Anche la Fondazione Beyeler di Basilea, e sempre fino al 27 gennaio, omaggia Degas: ma lo fa concentrandosi sull’ultima parte dell’attività del maestro, quella lunga fase creativa (circa trent’anni) maturata dopo il progressivo distacco dall’Impressionismo. Oltre cento le opere in prestito da collezioni e musei di tutto il mondo: un focus particolare sui ritratti ed uno sui paesaggi, nei quali si svela una impressionante modernità.
Anche Pavia guarda all’ultimo periodo creativo di un altro grande protagonista dell’Impressionismo. Nelle Scuderie del Castello Visconteo va in scena fino al 16 dicembre “La vie en peinture”, un saggio della incredibile vitalità artistica di Renoir. Che ormai lontano dal turbinare della dolce vita parigina, ritiratosi nelle campagne della Provenza, si lascia immergere nel fascino di una natura insieme aspra e generosa. Ricreata in mostra grazie al fascino di un’esperienza multimediale interattiva.