Le pietre rotolano ancora

22 Ottobre 2012


Bianco o nero. Destra o sinistra. Beatles o Rolling Stones. Non c’è possibilità di mediazione, nessuna via per il compromesso: il mondo del rock non può non dividersi tra chi sta con i Fab Four e chi con l’intramontabile band di Mick Jagger. È passato mezzo secolo esatto dalla prima esibizione degli Stones; altrettanto dalla pubblicazione di “Love Me Do”, primo singolo a firma Lennon-McCartney. Ma entrambe le band continuano ad emozionare.

Due date alla O2 Arena di Londra a fine novembre, altrettante nel New Jersey a metà dicembre: nonostante le candeline sulla torta superino ormai le settanta, Mick Jagger e compagni sono pronti a tornare sul palco. Un mini-tour celebrativo che frutterà, ai nonni del rock, la bellezza di 20miloni di euro: felicemente pagati da fans già in delirio. A pochi secondi dall’apertura delle prevendite le 30mila  disponibilità per Londra sono state subito esaurite.

Non sono mancate le polemiche: tra chi ha criticato prezzi per i biglietti decisamente poco popolari (da un minimo di 130 a un massimo di 1400 euro) e chi, invece, ha puntato il dito sull’intera operazione. Sollevando perplessità sulla tenuta e la freschezza di una band così in là con gli anni. La risposta, implicita, arriva dalla voce in merito alla preparazione di un tour mondiale per il 2013. Le pietre non intendono smettere di rotolare.

Niente concerti, è ovvio, per i Beatles: i fan dei quattro di Liverpool, allora, si consolano con la caccia a gadget e memorabilia. L’ultimo in ordine di tempo, ideato dal grafico Peter Dean, riproduce in modo filologico il poster vintage che ispirò a Lennon la canzone “Being for the benefit of Mr. Kite”, cimelio ritenuto introvabile nella sua versione originale. Ricostruito ora da un maestro litografo e immesso sul mercato a 400 dollari.