Carta canta… all’incanto! Lettere in asta

18 Dicembre 2012


Vale quasi cinquantamila sterline, circa sette volte più della stima iniziale. È una semplice lettera, scritta da carcere di Sabarmati, risale esattamente a novant’anni fa: e porta la firma del Mahatma Gandhi. È tra i pezzi più curiosi battuti, a Londra, da Sotheby’s: le ultime aste dell’anno, tra arte e antiquariato, vedono il rinnovato interesse da parte dei collezionisti per carte e documenti. Testimonianze preziose di un passato recente.

Toni decisamente diversi e portata meno significativa; ma identico fascino per un altro carteggio battuto nei giorni scorsi: risalgono al 1969 le dieci lettere che Mick Jagger, leader dei Rolling Stones, ha scritto alla fidanzata dell’epoca; quella Marsha Hunt, madre della prima figlia del cantante, che ha ispirato a Jagger un pezzo come “Brown Sugar”. Lettere d’amore? Certamente, ma non solo. Tra le righe commenti e osservazioni su cronaca e attualità, dalla relazione tra Lennon e Yoko Ono fino allo sbarco dell’uomo sulla luna.

Milano è teatro, domani, di una nuova asta riservata ad oggetti appartenuti ad Arturo Toscanini. Grande attenzione ha avuto, nello scorso mese di novembre, un primo lotto di cimeli battuti ancora una volta a Londra: centinaia i documenti e gli spartiti all’incanto, buona parte acquisiti per la cifra di 56mila euro dal Ministero dei Beni Culturali. Ora tocca ad autentici memorabilia: ecco il frac del maestro, ma soprattutto la bacchetta che usava per dirigere.

E se lo Steinway del 1910 appartenuto a Toscanini è stato al centro di un’asta accesa, si rivela al di sotto delle aspettative la quotazione realizzata, a New York, dal mitico pianoforte usato nel film “Casablanca”. Ci si attendeva un’asta al rialzo, con assegnazione prossima al milione: ci si è firmati alla cifra, comunque ragguardevole, di 450mila dollari. Tre volte tanto il valore d’acquisto del pezzo del precedente proprietario, che lo aveva rilevato nel 1998.