I nomi dei vincitori sono stati diffusi a fine ottobre, ma nelle scorse ore è arrivata la premiazione. Un successo il Premio Terna, che ha visto in gara quasi 3000 artisti: le opere migliori in mostra a Roma
Una sezione riservata ai giovanissimi, una agli under 35 e un’altra agli over. E poi il progetto speciale che ha legato l’Italia a Mosca e San Pietroburgo; e ancora l’appello al popolo della rete, chiamato direttamente in causa per esprimere il proprio voto. Ha indagato come di consueto ogni spazio della contemporaneità il Premio Terna, istituito dal colosso dell’energia per sostenere da vicino il mondo dell’arte.
Quasi tremila gli artisti in gara: tanti hanno espresso la propria autocandidatura; a fronte dei quindici invitati (tra questi Gaetano Pesce e Fabio Novembre) per concorrere nella categoria dei “big” al disegno dei nuovi tralicci dell’alta tensione pronti a coprire la linea Foggia – Benevento. Impianti d’artista, che una giuria composta da critici e direttori di museo tra i più prestigiosi in Italia, ha voluto affidare a Daniela De Lorenzo.
Tra i premiati Simone Cametti, con una installazione sonore che riproduce i suoni ovattati reati sotto la superficie di un lago ghiacciato; il blob di Marco Belfiore, che cuce uno dietro l’altro contributi rubati dalla rete, in un collage che inquadra lucidamente la realtà che viviamo. Guarda al linguaggio video anche la giovanissima Elena Hamerski, mentre la russa Irina Korina crea un patchwork scultore imponente e meraviglioso.
Insindacabile il voto espresso dei giurati, al pari di quello degli internauti: che hanno decretato in Sabrina Muzi il proprio vincitore. Vestita come una prostituta Anni Cinquanta, l’artista si fa riprendere di nascosto mentre tenta di adescare i passanti, offrendo loro l’unica cosa che l’amore mercenario non può acquistare. La tenerezza di un bacio innocente. Tutte le opere premiate, da sabato 22 dicembre, sono in mostra a Roma, nella cornice del Tempio di Adriano