Da quello Lavazza, esclusivamente on-line, a quello Pirelli, che abbandona per la prima volta i celebri nudi: estro e innovazione per calendari 2013 a misura d’artista
È da tempo a portata di pc, oggi consultabile e “aggiornabile” agevolmente su smartphone e tablet. È finito dunque il tempo del calendario cartaceo, destinato al pensionamento dal sempre più frenetico ricorso alle nuove tecnologie? La risposta è chiaramente negativa, soprattutto se si guarda al mondo dell’arte: non viene meno il successo del calendario d’autore, che se cede qualcosa in termini di funzione non perde nulla in fascino.
Data storica il 2013 per lo storico calendario Pirelli, affidato alla macchina fotografica di Steve McCurry. Non un artista della moda, ma un fotoreporter impegnato a raccontare con viva empatia il mondo degli ultimi e alcune tra le più feroci tragedie contemporanee: e così le splendide modelle del calendario, notoriamente senza veli (o quasi), lasciano il posto a caste bellezze ritratte nelle favelas di Rio de Janeiro. Raccontando i contrasti sociali e le speranze di un intero Paese.
Messaggio forte anche quello affidato, dalla Polizia di Stato, alla Scuola Internazionale di Comics: l’istituto ha guidato i giovani detenuti nel carcere minorile di Nisida attraverso un percorso che ha portato alla realizzazione di un vero e proprio calendario a fumetti. Ci sono anche le firme di Devendra Banhart e Bianca Casady, stelle della musica pop d’autore e protagonisti nel campo dell’immagine: dodici artisti per dodici mesi nel raffinato calendario realizzato da Fontegrafica.
Ma la palma del calendario più eccentrico spetta, senza dubbio, a quello ideato dal regista e video-artista Marco Brambilla per Lavazza. Il lunario esiste solo in rete, senza appendici cartacee, e nasce dall’assemblaggio di fotografie raccolte attraverso il tam-tam della rete, opportunamente assemblate in un video dalle armonie oniriche. Sul sito operaviva.lavazza.com la prova d’autore, da scaricare e rendere unica aggiungendo le proprie immagini.