Da Washington a Miami, rinnovamento al museo

21 Marzo 2013


Cantieri al museo negli Stati Uniti, al centro di una eccezionale fase di interventi di ampliamento di realtà già esistenti e di costruzione di nuovi spazi per la cultura. Recente l’annuncio dello stanziamento di 30 milioni di dollari, frutto di donazioni da parte di filantropi, per finanziare i lavori di ingrandimento dell’ala orientale della National Gallery di Washington: un progetto che partirà nel prossimo mese di luglio e si protrarrà per almeno tre anni.

Un parco per sculture allestito sul tetto della struttura, affacciato sulla suggestiva Pennsylvania Avenue, monumentale via d’accesso alla Casa Bianca; e ancora un ampliamento dello spazio espositivo destinato a crescere di oltre mille metri quadrati, con l’ipotesi suggestiva di riservare parte dei nuovi ambienti all’allestimento di una retrospettiva permanente dedicata a Mark Rothko: questi i programmi per l’edificio orientale della National Gallery.

Proseguono intanto a pieno ritmo, in Florida, i lavori per la consegna del rinnovato Miami Art Museum: nuovo nome per l’istituzione, intitolata al magnate Jorge Perez; nuovi spazi, disegnati dalle archistar svizzere Herzog e de Meuron. In fase di realizzazione una struttura su tre piani, destinata ad accogliere una collezione di oltre 1500 pezzi di grandi nomi dell’arte contemporanea: da Vito Acconci a Olafur Eliasson, passando per John Baldessari e Pipilotti Rist.

Ci sono musei al centro di ristrutturazioni fisiche ed altri in cerca di riassestamenti gestionali: grave il dissesto finanziario che mina la sopravvivenza del MOCA di Los Angeles, tra i punti di riferimento per il contemporaneo negli Stati Uniti. Sfumata, al momento, l’ipotesi di un accorpamento della sua collezione a quella del LACMA, altro storico museo californiano: respinta un’ipotesi di fusione che, secondo le stime, avrebbe potuto raccogliere finanziamenti per circa 100 milioni di dollari.