Quattro compagnie di livello assoluto: dal Ballet Bejàrt di Losanna fino al Tanztheatre dell’indimenticabile Pina Bausch. Un festival, al Bolshoi di Mosca, per celebrare un secolo dalla prima de “La sagra della primavera”: il balletto che ha cambiato per sempre il mondo della danza.
Alla sua prima messa in scena, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, andò incontro ad un fiasco clamoroso: con battibecchi esacerbati in platea, dove si sfiorò la rissa; e con acide discussioni e scambi di reciproche accuse tra coreografo e compositore delle musiche. Oggi “La sagra della primavera” è considerata pagina fondamentale per la storia della danza moderna: al punto da ricevere l’omaggio di uno tra i teatri più celebri del mondo.
Compie cento anni il balletto che ha idealmente condotto la danza nel XX secolo: a celebrare l’evento è, nella cornice del leggendario Bolshoi di Mosca, un festival interamente dedicato alla straordinaria partitura di Igor Stravinskij e alle coreografie di Vaclav Nižinskij, considerato il più importante ballerino della sua epoca. Una figura capace di liberare la danza, grazie alla propria autorevolezza, delle più rigide impostazioni classiche: aprendo la strada alla contemporaneità.
Quattro le diverse letture del classico proposte al Bolshoi: si passa da quella coreografata per il corpo di ballo del teatro da Tatiana Baganova, al suo esordio a Mosca, fino alla lettura del Ballet Bejàrt di Losanna. Arrivando all’interpretazione del Balletto dell’Opera Nazionale di Finlandia e a quella ideato dallo storico Tanztheater di Wuppertal, il collettivo d’avanguardia creato dall’indimenticabile Pina Bausch.
L’evento giunge a compimento dopo quattro anni di intensa elaborazione. E un ultimo, inatteso, colpo di scena. Ha posticipato il proprio arrivo a Mosca a data da destinarsi Wayne McGregor: l’eclettico coreografo britannico, tra i big assoluti della danza contemporanea, rinuncia all’ultimo momento a partecipare all’appuntamento. Secondo la stampa russa la scelta sarebbe motivata dalla solidarietà nei confronti di Sergej Filin, il direttore artistico del balletto del Bolshoi recente vittima di una brutale aggressione.