Muoiono tutti in modo decisamente sciocco i protagonisti dell’ironico cartoon che lancia, a Melbourne, una campagna per mettere in guardia sui pericoli delle stazioni della metro. E che trionfa al Festival della Creatività di Cannes, massimo concorso mondiale dedicato alla pubblicità
È nato esattamente sessant’anni fa, sull’onda lunga del successo registrato da un festival del cinema che ha saputo diventare punto di riferimento a livello globale. Ed è stato, a suo tempo, appuntamento innovativo e visionario. Compleanno importante per il Festival della Creatività di Cannes, che ogni anno censisce le migliori idee del campo della pubblicità. Elevando spot e commercial a vera e propria forma d’arte.
Sono circa 35mila i lavori, in arrivo da oltre novanta nazioni, a contendersi una delle ambite statuette messe in palio. Non una palma ma un leone , memoria di quando il festival era accolto a Venezia, prima di avviare un periodo di alternanza tra Laguna e Costa Azzurra, risolto solo a metà Anni Ottanta con la scelta di spostare l’evento, in via definitiva, nella sola Cannes. Una sessantina i premi assegnati nelle diverse sezioni, con lo humour nero dell’australiano studio McCann a trionfare in maniera assoluta.
Si intitola Dumb Ways to Die , letteralmente “modi sciocchi per morire”, e nella sua versione completa dura oltre tre minuti. È il cartone animato che invita a tenere alta l’attenzione sulle banchine della metropolitana di Melbourne, evitando pericoli: una carrellata di teneri animaletti colorati è vittima di assurdi e letali indicenti domestici, in un crescendo che arriva – naturalmente – ad ammonire chi attraversa le rotaie o non presta cura all’arrivo dei convogli.
Una campagna di pubblicità progresso che porta a casa cinque statuette, superando l’agguerrita concorrenza di The Beauty Inside , la web-serie che lo studio Pereira & O’Dell ha creato per il sodalizio dell’informatica che vede affiancati Toshiba e Intel. Il settore delle nuove tecnologie si conferma tra i più brillanti quando si tratta di strategie per la comunicazione: il premio per le migliori pubblicità tabellari sulla stampa tradizionale va infatti ad Apple, per il lancio sul mercato americano del nuovo mini iPod.