Alla Casa del Cinema di Villa Borghese i vincitori dell’edizione 2013 del concorso per fotografi di scena. Da Giuseppe Tornatore a Toni Servillo, passando per Valerio Mastrandrea: i protagonisti del cinema italiano colti di sorpresa sul set
Si muovono sul set con passo felpato, senza turbare il delicato microcosmo che contribuisce a creare la magia del film. Sono cacciatori dell’immagine i fotografi di scena che ogni anno partecipano a CliCiak, concorso nazionale che dal 1998 viene indetto dal Centro Cinema Città di Cesena: i vincitori della sedicesima edizione del contest, e non solo, approdano in mostra alla Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma, fino al prossimo 12 luglio.
É un archivio in fieri quello del Centro Cinema, che di anno in anno si arricchisce dei materiali che i fotografi inviano per la partecipazione al concorso. Circa milleduecento gli scatti presentati per quest’edizione, documenti su settanta film raccolti da una cinquantina di artisti dell’immagine; un patrimonio che si somma alle circa 13mila stampe e ai 130mila materiali, tra foto sviluppate e negativi, di una collezione unica nel definire la storia del cinema italiano.
Sono quaranta gli autori selezionati per la mostra romana, per un viaggio completo nel nostro cinema. Non mancano i report dalle produzioni maggiori, accompagnate tuttavia da una miriade di immagini tratte sui set di una scena indipendente mai così effervescente. Si passa dunque dal report di Maila Iacovelli e Fabio Zayed dal set di È stato il figlio di Daniele Ciprì fino a quello firmato da Stefano Schirato per La migliore offerta di Giuseppe Tornatore.
Andrea Di Lorenzo racconta la lavorazione de Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini, Laura Lo Faro segue Ivano De Matteo per il suo Gli equilibristi , mentre Paolo Ciriello immortala l’atmosfera de I padroni di casa , ultima fatica di Edoardo Gabbriellini. Una galleria di divi nostrani, da Toni Servillo a Valerio Mastrandrea, colti con sguardo inedito e attento, curioso nell’individuare sfumature ed espressioni che sfuggono alla macchina da presa.