Trecento gallerie, selezionate tra le più importanti del panorama internazionale. Oltre quattromila artisti rappresentati e una previsione di almeno 60mila visitatori: numeri da capogiro per Art Basel. In scena fino al 16 giugno
Prima la consueta puntata invernale a Miami, poi la nuova scommessa di Hong Kong. Ora è tempo di tornare a casa. Si rinnova per la 44esima volta l’appuntamento di inizio estate con Art Basel, considerata la più importante piattaforma per il mercato dell’arte al mondo: sono trecento le gallerie chiamate a raccolta, dal 13 al 16 giugno, nei padiglioni della fiera di Basilea, con il debutto per i nuovi spazi disegnati dalle archistar Herzog & de Meuron.
Sono circa 4mila gli artisti presentati a un pubblico che, secondo le stime, dovrebbe toccare le 60mila unità: a Basilea sono presenti i più importanti operatori internazionali, con grande maggioranza di statunitensi e tedeschi (circa150 in totale), inglesi e naturalmente svizzeri. Ma anche, è chiaro, italiane: sono diciassette le gallerie nostrane, in leggero calo rispetto all’anno passato. Non scende, invece, l’appeal di una fiera che catalizza l’attenzione del mondo. A partire dalla sua sezione più intrigante e spettacolare.
Solo opere di grande formato nel padiglione riservato ad Unlimited , dove la curatela di Gianni Jetzer propone un allestimento di impatto quasi museale. Installazioni e sculture oversize per i vari Ai Weiwei, Martin Creed e Theaster Gates, ma anche per la leggendaria Gina Pane, figura di riferimento per la nascita del linguaggio della body art. Tra gli emergenti ecco poi proposti da gallerie italiane la marocchina Latifa Echakhch e Piotr Ulanski.
L’inaugurazione di Art Basel fa da cornice a un ricco corollario di fiere off, che per un’intera settimana fanno della città svizzera il centro del mondo dell’arte: si passa senza soluzione di continuità dalle giovani proposte di Liste 18 , a Volta 9 , fino ad arrivare a Scope . Non è da meno la programmazione di musei e istituzioni locali: apre in queste ore nella prestigiosa Fondation Beyeler la nuova irriverente personale di Maurizio Cattelan.