Napoli, ecco la nuova stagione del Teatro San Carlo

4 Giugno 2013


A conti fatti il sipario si alzerà praticamente una volta al giorno. Trecento rappresentazioni, con sette opere, otto balletti e diciotto concerti in cartellone: il San Carlo di Napoli presenta la propria stagione 2013-2014, annata che vede uno dei teatri di tradizione più antichi d’Italia impegnato in veste di ambasciatore di cultura. Oman, Russia e Stati Uniti: tre le missioni all’estero per le produzioni dell’istituzione partenopea, protagonista a Muscat, San Pietroburgo e San Francisco.

Un ritorno e un debutto, entrambi nel medesimo contesto. Ad aprire la stagione d’opera sarà Aida, assente dal cartellone del San Carlo dal 1998; alla regia Franco Dragone, cresciuto artisticamente alla straordinaria scuola del Cirque du Soleil e autore della cerimonia di apertura degli Europei di Calcio del 2000, oggi alla sua prima avventura nel campo della lirica. Un allestimento, il suo, che è facile immaginarsi onirico, sperimentale e spettacolare.

In programma, tra gli altri, la storica edizione de Il barbiere di Siviglia  con le scene di Emanuele Luzzati e i costumi della leggendaria Santuzza Calì; ma anche, nel centocinquantesimo anniversario della nascita del suo autore, la Salomé  di Richard Strauss. Regia e allestimento portano la firma di Manfred Schweigkofler, applaudito nel corso dell’ultima stagione del San Carlo per la sua versione della Rusalka  di Dvořák, riletta in una inedita chiave ambientalista.

Scelte intriganti sul fronte del balletto: da un lato è il Requiem di Mozart a offrire lo spunto a Boris Eifman per inedite coreografie; dall’altro arriva l’omaggio, tutto partenopeo, a un grande maestro della commedia. Eduardo, artefice magico  vede il ricordo, tra danza e musica, dell’indimenticabile De Filippo. In campo il San Carlo, ma anche il Teatro Stabile di Napoli, per una produzione che debutta al San Ferdinando, palcoscenico che ha accompagnato l’eccezionale parabola creativa di uno tra i maggiori drammaturghi italiani di sempre.