Libri della settimana: Sasha Grey e le nuove signore del romanzo

4 Luglio 2013

Sasha Grey © Glenn Francis, www.PacificProDigital.com

È una diva del cinema a luci rosse, ma si è messa alla prova anche ad Hollywood, diretta dal premio Oscar Steven Soderbergh. Ora affida alle stampe il suo primo romanzo, portato in Italia da Rizzoli. Esordio in veste di scrittrice per Sasha Grey, che con The Juliette Society indaga i più intriganti e morbosi aspetti della sessualità. All’interno di torbidi circoli esclusivi, dove si consuma il più inquieto cortocircuito tra ragione e passione.

La più bruciante passione carnale si intreccia con quella, altissima e profonda, per la letteratura. I grandi classici e Ahmed, profugo palestinese passato dall’essere entusiasta garzone di una libreria a sanguinario guerrigliero senza scrupoli: questi i due amori de La traduttrice di Rabih Alemaddine, romanzo in uscita in Italia per i tipi di Bompiani. Una vicenda sospesa tra estasi e tormento, immersa nelle drammatiche atmosfere di un Libano incendiato dalla guerra.

A vivere immersa nei libri è anche la protagonista di La donna è un’isola, ultimo romanzo dell’islandese Audur Ava Olafsdòttir edito da Einaudi. Vita ordinaria, tranquilla e soprattutto scientemente senza figli quella di una traduttrice che si trova alle prese con il caos emotivo di un’amica artista, madre complicata, in un crescendo di ironiche situazioni. Risolte, spesso, armeggiando tra i fornelli.

Ha ricevuto il plauso dai severi critici del New York Times e i complimenti di un collega del calibro di Bret Easton Ellis: Dana Spiotta è la next big thing della letteratura americana. Minimum fax porta in Italia il suo Versioni di me, dove si mette in scena l’apparentemente assurda vicenda di Nik, cantautore a un passo dal successo che decide di esiliarsi dal mondo dello show-business, scrivendo e cantando per pochi amici fidati. Vivendo la costante tensione tra ciò che è e ciò che avrebbe potuto essere e non è stato.