È una fotografia dell’israeliano Dor Guez ad entrare nelle collezioni di BNL: l’acquisizione a margine di “The sea is my land”, collettiva curata da Francesco Bonami al MAXXI. Una mostra dedicata agli artisti del bacino del Mediterraneo
Centoquaranta opere. Ventidue artisti, tanti quante sono le nazioni bagnate dal Mediterraneo. Un progetto che propone visioni e suggestioni, creando un senso di armonica condivisione di ancestrali presupposti culturali. Si può parlare di una sola, grande comunità. Unita da legami che sono molto più profondi e radicati delle differenze linguistiche, ideologiche e religiose. Legami che scorrono sull’acqua del Mare Nostrum .
Si intitola The sea is my land la collettiva che fino al prossimo 29 settembre raccoglie nello Spazio D del MAXXI di Roma una ricca selezione di opere firmate da artisti che vivono e creano a un passo dal Mediterraneo. Un progetto voluto da BNL, che celebra in questo modo i primi cento anni dell’istituto di credito: allestendo la mostra e acquisendo una delle opere esposte, destinata a entrare in una collezione che ad oggi annovera circa cinquemila pezzi.
Viene da Gerusalemme l’artista prescelto, decisione che risulta carica di forti simbolismi: Dor Guez vince con la sua Two Palestinians Riders, Ben Shemen Forest , fotografia di grande formato che coglie – fugace e fantasmagorica apparizione – il passaggio di due cavalieri al galoppo in una lussureggiante foresta di cedri. Una riflessione poetica sulla condizione del popolo palestinese, spesso invisibile agli occhi dell’opinione pubblica internazionale.
A operare la selezione una giuria internazionale composta dal curatore della mostra Francesco Bonami e dall’amministratore delegato di BNL Fabio Gallia, accompagnati dalla direttrice del MART di Rovereto Cristiana Collu e dalla responsabile londinese di Christie’s per l’arte moderna Giovanna Bernazzoni; dal direttore del Moderna Museet di Stoccolma Daniel Birnbaum e da quello dell’Institute of Contemporary Arts di Londra Gregor Muir.