Ventisei palchi, un migliaio di concerti, sette giorni ininterrotti di musica per un pubblico stimato attorno alle 400mila unità. Parte a Budapest lo Sziget: nato vent’anni fa è oggi il festival più grande d’Europa
Tutto parte in sordina, con una decina di volontari a rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. In cabina di regia l’eclettico Peter Müller Sziami, cantautore deciso di fare della sua Budapest una mecca del pop e del rock: un sogno divenuto realtà. A vent’anni esatti dalla sua prima pioneristica edizione torna in scena il mitico Sziget Festival, per numero di artisti coinvolti e partecipazione da parte del pubblico l’evento musicale più grande d’Europa.
Da lunedì 5 a lunedì 12 agosto. Una settimana di musica senza soluzione di continuità sui ventisei diversi palchi allestiti sull’isola di Obuda, a pochi chilometri dal centro della capitale ungherese. Una piccola grande repubblica degli artisti collocata in mezzo al Danubio, cornice dal fascino assoluto; una location popolata ogni anno da un numero di spettatori che si aggira attorno alle 400mila unità.
Non c’è genere musicale che non sia contemplato dallo Sziget. Dal reggae all’indie, passando per metal ed hip-hop: il parterre è ricchissimo di star di calibro internazionale. Ad alternarsi sul main stage sono, tra gli altri, Blur e Skunk Anansie, Franz Ferdinand e Nick Cave, Editors e Ska-P, Regina Spektor e Mika. Prima del gran finale di domenica 11 agosto, con il party all night long orchestrato da David Guetta.
Presenze importanti anche nelle aree tematiche, dedicate in via esclusiva ai più disparati generi musicali. Così il palco riservato alla world music vede come ospiti, tra gli altri, i Calexico e la scatenata band di Emir Kusturica; mentre nel Party Arena, tempio dell’elettronica d’avanguardia capace di una capienza di diecimila posti, è attesa la performance degli Empire of the Sun, tornati in studio con un nuovo album dopo cinque anni di silenzio.