Festival Enescu, una biennale della classica

28 Agosto 2013


La grande musica trova casa ad Est, nella cornice di una Bucarest che a vent’anni dal crollo del regime di Ceausescu si scopre capitale di respiro europeo. La spettacolare sala liberty dell’Atheneum, insieme ad altre location sparse tra la città e l’intera Romania, rinnova il proprio appuntamento con il Festival Enescu. Un evento biennale, dedicato ai migliori interpreti della classica, cresciuto nel corso del tempo fino a guadagnare lo status di una tra le più importanti rassegne del Vecchio Continente.

Sono centocinquanta gli appuntamenti in cartellone, scalettati dal 1 al 28 settembre prossimi. Un’immersione mozzafiato nella magia della classica, incontrando artisti di calibro internazionale e provando a indovinare i big di domani. Opening d’autore affidato alla bacchetta di Daniel Barenboim: il direttore artistico della Scala di Milano dirige la Staatskapelle di Berlino nella Rapsodia n°2  di George Enescu, sentito omaggio al compositore cui è dedicato il festival.

Ci si attende il sold out per la performance di Radu Lupu, il più celebre musicista romeno in attività, interprete mercoledì 4 settembre di una serata interamente dedicata a Franz Schubert. Tra i grandi nomi ospiti del festival anche quello della giovanissima cinese Yuja Wang, promessa del pianoforte, e del direttore d’orchestra finlandese Paavo Järvi, chiamato a condurre la prestigiosa Orchestre de Paris.

Tradizione e innovazione: intrigante il focus sulla classica contemporanea. Con la partecipazione di un inedito John Malkovich. La star di Hollywood veste i panni del narratore ne La commedia infernale , dramma scritto dal regista austriaco Michael Sturminger su musiche di Haydn, Mozart e Beethoven, interpretate dalla Wiener Orchestra. Interessante ibridazione tra diversi registri espressivi, segno della vitalità di una rassegna che sa costantemente rinnovarsi.