Sally, Albachiara, Jenny, Gabri. Medley orchestrale per i più grandi successi di Vasco Rossi, trasformati in “L’altra metà del cielo”: torna alla Scala di Milano il balletto ispirato alle canzoni del rocker di Zocca
Un rocker alla conquista del tempio della classica. Presenza inconsueta quella di Vasco Rossi alla Scala di Milano: dopo il successo del debutto datato aprile 2012 torna dal 6 al 13 settembre L’altra metà del cielo , balletto costruito cucendo sapientemente alcuni tra i più grandi successi del cantautore romagnolo. Rivisitati da Celso Valli, che muta la forma canzone in preziose pagine orchestrali, tappeto sonoro che accompagna le coreografie di Martha Clarke.
Un inno alla donna: figlia e madre, moglie e amante, amica e complice. Le grandi eroine delle canzoni di Vasco diventano frammento di un mosaico in grado di comporre un ritratto di femminilità universale, passando dalle tenere ingenuità di Brava Giulia all’eroica consapevolezza di Sally. Un viaggio lungo una vita intera – non necessariamente… spericolata! – che parte dall’adolescenza e arriva all’età adulta, quasi un romanzo di formazione in musica. E danza.
I personaggi sono quelli di Albachiara, Susanna e Silvia. Volti diversi per dare forma e sostanza ad un processo di crescita interiore, segnato dalla maternità e dal dolore per l’abbandono, ma anche dall’orgogliosa capacità di trovare in se stessi la forza per reagire a ogni tipo di avversità. Donne coraggiose, ma certo non sole: Clarke costruisce un intenso gioco delle coppie, disegnando tra ogni ballerina e il suo partner un intenso rapporto di complicità.
La fisicità del corpo di ballo del teatro scaligero traduce con passionale empatia la carica energica di canzoni che non solo non perdono efficacia, ma si scoprono semmai impreziosite dalla loro trasposizione per orchestra. La romanticissima Anima Fragile e la scatenata invettiva di Delusa , così come Gabri , Jenny e Un senso rivivono in una nuova veste, sfida ampiamente vinta alla possibilità di miscelare linguaggi artistici apparentemente agli antipodi.