Libri della settimana: Mazzoni, Culicchia, Manganelli

6 Settembre 2013


La penna è quella, ironica e pungente, di Carlo Mazzoni. Le immagini, che invitano a sognare, documentano party hollywoodiani e galà esclusivi; backstage di sfilate mozzafiato, red carpet e vernissage fitti di star. Ci sono tutti, da Marilyn Monroe a Kate Moss, passando per Andy Warhol e Truman Capote: le grandi icone dello star-system sfilano in The Glam Culture, volume che indaga per Electa i segreti di un ambiente dominato da moda e lusso.

Non basta una poesia per fare un poeta. Non è sufficiente un raccontino, per quanto ben scritto, per definirsi romanziere. E così vorresti fare lo scrittore (Laterza) prova a mettere ordine nel  variegato e caotico universo degli aspiranti letterati d’Italia: un pamphlet scanzonato, duro quanto basta e quanto serve per sgombrare il campo da facili illusioni e fornire, semmai, utili consigli del mestiere. Forniti da Giuseppe Culicchia. Uno che lo scrittore lo fa per davvero.

Ha cominciato la propria carriera come agente di trincea, impegnato in alcuni tra i più difficili contesti d’Italia. Ha ricoperto il ruolo di Questore in città complesse come Napoli e Palermo, e dal 2007 al 2013 – anno della sua prematura scomparsa – è stato Capo della Polizia. Rizzoli dà alle stampe il sorprendente romanzo di Antonio Manganelli: Il sangue non mente. Un giallo, ovviamente, forte di un tessuto narrativo di grande incisività.

Si basa sul vissuto della sua autrice, cresciuta a stretto contatto con gli ospiti della comunità di accoglienza per la quale lavoravano i genitori. Una strenua lotta all’esclusione sociale e insieme uno spaccato delle dinamiche, umane e sociali, che regolano il complesso universo del terzo settore: con Chi resta deve capire Cristina Lio racconta in forma di romanzo, per e/o, una sfida insieme intima e universale. Contro pregiudizi ed emarginazione.