Ai nastri di partenza la nona edizione di ArtVerona, fiera giovane che guarda sempre più alle avanguardie e alla sperimentazione. In cabina di regia, per la prima volta, Andrea Bruciati: che mette in scena un confronto tra gallerie “di frontiera”
Sono circa un centinaio le gallerie che si presentano ai nastri di partenza della nona edizione di ArtVerona, in scena da giovedì 10 a lunedì 14 ottobre nei padiglioni della fiera della città scaligera. Un appuntamento che si orienta con decisione sempre maggiore verso il contemporaneo: prima stagione alla guida della kermesse per Andrea Bruciati, già direttore di quella galleria Comunale di Monfalcone, per anni coraggioso avamposto per avanguardie e sperimentazioni.
Il taglio di strenua ricerca dell’innovazione si legge nella conferma della sezione Independents , curata da Cristiano Seganfreddo. Una piazza riservata agli spazi no-profit e ai soggetti che fanno arte fuori dai canali tradizionali: a partire dalla Fondazione Bonotto, la più ricca collezione italiana di opere del movimento Fluxus, fino ad arrivare alla milanese scatolabianca , terreno d’avanguardia per ardite sperimentazioni in campo curatoriale.
Sperimentale è anche Raw Zone , immaginata come area dove accogliere le cosiddette gallerie di frontiera, con uno sguardo a chi fa ricerca e il confronto tra operatori italiani che hanno scelto di lavorare all’estero e professionisti stranieri che al contrario investono su giovani artisti nostrani. In tema di incontro e dibattito è ricco l’elenco degli ospiti dell’area talk: tra gli altri ecco Alberto Garutti ed Igor Eškinja.
Il programma di ArtVerona esce dai padiglioni della fiera e si irradia, come di consueto, per le strade e le piazze della città, occupandone e rivitalizzandone i luoghi più rappresentativi. Partendo, naturalmente, dal leggendario balcone della Casa di Giulietta: c’è un profondissimo e acuto senso della narrazione in Romeo’s Balcony , installazione ideata da Daniel Gonzàlez, che sa trasportare il classico shakespeariano in una dimensione puramente cinematografica. Dove sono fortissimi i rimandi a Fellini, Lumet e Truffaut.