Compie vent’anni la fiera d’arte contemporanea più importante d’Italia: a Torino torna Artissima, con un programma di livello sempre più internazionale. E un progetto di grandi mostre in cinque diversi spazi della città
Tradizione e rinnovamento: radici fortemente aggrappate alla propria dimensione storica e visione puntata verso nuovi orizzonti. Con una attenzione marcata, decisa e definitiva, all’estero; nel tentativo di compiere il passo che può fare della città piazza di respiro europeo. Compie vent’anni Artissima, la maggiore fiera d’arte contemporanea in Italia, in calendario dall’8 al 10 novembre all’Oval di Torino. Un evento che punta fortemente a consolidare la propria natura internazionale.
Centonovanta le gallerie selezionate, solo una sessantina quelle italiane: trentasette diverse nazioni rappresentate, dodici delle quali in arrivo per la prima volta negli spazi espositivi del Lingotto. È un giro del mondo quello a cui invita Artissima, coinvolgendo in modo sempre più marcato l’intera città: attraverso il maxi-progetto One Torino , che vede cinque curatori stranieri al lavoro in altrettanti spazi iconici, teatro di collettive che accolgono i nomi più interessanti della scena contemporanea.
Tra gli altri ecco Elad Lassry, Rosemarie Trockel, Fischli & Weiss; ma anche, omaggio inevitabile della “sua” Torino, Mario Merz. Il parterre selezionato da Julieta González, Gary Carrion-Murayari, Anna Colin, Chris Fitzpatrick e dal trio composto da Beatrix Ruf, Andrew Berardini e Gregor Muir è decisamente importante: finestra aperta sulle ultime tendenze del concettuale e sui più innovativi linguaggi del presente. Negli spazi del Castello di Rivoli e della Galleria d’Arte Moderna, di Palazzo Cavour e delle fondazioni Sandretto e Merz.
Il passato più recente, il presente e – naturalmente – la previsione del più immediato domani: le diverse sezioni della fiera propongono una ricca e completa fotografia in movimento. Partendo da Back to the future , selezione di gallerie che propongono mini-personali di artisti attivi tra Anni Sessanta e Ottanta (tra gli altri i maestri della fotografia Letizia Battaglia e Ugo Mulas) e arrivando a Present Future , intrigante spaccato che indaga l’universo degli emergenti.