Art Basel a Miami: il mercato del contemporaneo in trasferta

4 Dicembre 2013


Se Maometto non va alla montagna… Il vecchio adagio si sposa alla perfezione con la situazione del mercato dell’arte, che vede per il dodicesimo anno consecutivo la migrazione della più importante fiera al mondo in suolo americano. Dopo il canonico appuntamento di inizio estate in Svizzera, Art Basel si trasferisce al sole della Florida: il variopinto mondo del contemporaneo trova casa, dal 5 all’8 dicembre in quel di Miami.

Più di 250 gallerie, una trentina le nazioni rappresentate: i grandi operatori e i grani collezionisti si danno appuntamento qui, per un evento capace di attirare ogni anno circa cinquantamila visitatori. Non mancano, naturalmente, i mercanti italiani. Undici quest’anno, cui si aggiungono naturalmente quelli ospitati nella miriade di fiere collaterali e accessorie che trasformano Miami, per un lungo fine settimane, in capitale internazionale dell’arte.

Tra i nomi storici ecco Lia Rumma, forte del progetto presentato da Alfredo Jaar nel corso dell’ultima Biennale; ma anche Massimo De Carlo, che sceglie di portare solo opere realizzate nell’anno in corso: passando dalla megalitica tela di Yan Pei Ming fino alla più recente e articolata serie di dipinti firmati da John Armleder. Mentre papà Massimo è in mostra alla Triennale per celebrare i suoi primi quarant’anni di attività è Francesca Minini, con il suo spazio milanese, a prendere la via della Florida: immaginando uno stand arricchito giorno per giorno con nuovi pezzi di Francesco Simeti e Matthias Bizzer.

Innumerevoli gli appuntamenti con l’arte che fanno da corollario ad Art Basel Miami. Partendo da quella sezione Public  che vede la creazione di un parco di sculture aperto, gratuitamente, all’intera città. Quest’anno il curatore Nicholas Baume ha scelto di affrontare il tema degli “animali sociali”, creando sublimi cortocircuiti nella lettura tradizionale del nostro tempo: grazie alle installazioni e alle sculture dei vari Pascale Marthine Tayou, Richard Long, Thomas Houseago…

[nella foto: la sezione “Positions” di Art Basel Miami nel 2012 – Foto Mike Coppola/Getty Images per Art Basel Miami 2012]