Cinema: a Venezia un festival che fa bene all’ambiente

4 Dicembre 2013


Scorci paradisiaci, terre baciate dal fascino unico di una natura potente, rigogliosa, spettacolare. Ma non eterna, anzi: è un mondo in pericolo quello fotografato dal Think Forward Film Festival, in scena a Venezia con la sua terza edizione il 6 e 7 dicembre. Nelle sale della Fondazione Querini Stampalia spazio a docu-film e cortometraggi che inquadrano, seguendo linguaggi tra loro diversi, gli effetti dell’inquinamento e delle mutazioni climatiche su paesaggi vicini e lontani.

Film di ricerca e di denuncia, storie che documentano l’ordinaria follia di un progresso sordo e cieco davanti alle necessità della natura. Tra le pellicole più attese la prima nazionale di Revolution , dura requisitoria con cui Rob Stewart fotografa quindici scenari dimenticati, angoli di mondo finiti nel cono d’ombra di un’informazione lacunosa e spesso parziale: ecco cosa accade alle foreste del Madagascar, vittime di speculazioni dissennate, ed ecco gli effetti disastrosi dell’innalzamento del livello del mare sulle spiagge della Nuova Guinea.

Il rapporto distrofico tra la società contemporanea e l’ambiente naturale coinvolge naturalmente anche l’Italia. È lo stesso Luigi Lo Cascio a presentare al pubblico del festival il suo La città ideale , struggente e titanica storia di riscatto di un ambientalista che sceglie di tagliare i ponti con le incongruenze della modernità rifiutandosi di usare le nuove tecnologie. Dalla fiction alla cruda realtà il passo è breve: è ispirato ad una drammatica storia vera Con il fiato sospeso  di Costanza Quatriglio, in cui racconta l’assurda vicenda di un gruppo di ricercatori universitari intossicati a causa delle scarse norme di sicurezza del loro laboratorio.

Un festival dal profilo etico, che non poteva dunque non vivere di una dimensione dialettica e didattica. Diversi gli appuntamenti, tra laboratori e incontri, dedicati ai ragazzi delle scuole; sullo sfondo di un contest che vede in gara cortometraggi a tema in arrivo da ogni angolo del mondo. A determinare il progetto che meglio saprà incarnare lo spirito della rassegna una giuria guidata da Alba Rohrwacher e composta tra gli altri da Luigi Lo Cascio e dal responsabile del comitato scientifico di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.

[nella foto: “Echo Planet”, cartoon ecologista presentato a Venezia]