Harding dirige Mendelssohn per il Natale della Scala

20 Dicembre 2013


Ha scritto con un orecchio fisso alle sublimi architetture sonore di Bach e l’altro alle evoluzioni virtuosistiche di Händel. Si è gettato anima e corpo in un’impresa dagli esiti titanici: definendo in prima persona il cantato, raffinatissima costruzione nata dalla riflessione sul Libro dei Re ; immaginando un’orchestrazione monumentale, sostenuta da parti corali impetuose, vibranti, stentoree. Un capolavoro assoluto l’Elias di Mendelssohn, spettacolare gioiello di musica sacra.

È l’ultimo oratorio del compositore tedesco, una delle sue ultime scritture prima della prematura scomparsa, a segnare il tradizionale Concerto di Natale della Scala, in scena sabato 21 dicembre. Un evento che vede impegnati gli orchestrali e i coristi del teatro milanese, con loro il coro di voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala; sul podio l’autorevole bacchetta di Daniel Harding.

Cala il bis, invece, il San Carlo di Napoli: doppia serata per il Concerto di Natale che sabato 21 e domenica 22 dicembre vede all’opera uno tra i più apprezzati direttori d’orchestra italiani in attività. È Nicola Luisotti a condurre la Sinfonia n° 2 di Beethoven e la Sinfonia n°4 di Čajkovskji: un programma eterogeneo, che vede da un lato l’impeto drammatico del più tormentato spirito romantico; dall’altro l’eleganza formale di una partitura di grande modernità.

Ultimi momenti, al Regio di Torino, per la lunga serie di appuntamenti che hanno visto per tutto il 2013 celebrare il bicentenario dalla nascita di Richard Wagner: sabato 21 dicembre Gainandrea Noseda dirige gli orchestrali del teatro piemontese in un gala che inanella le migliori pagine sinfoniche e corali tratte dalle opere del maestro tedesco. Canta fuori dal coro il Carlo Felice di Genova: niente classica lunedì 23 dicembre, sul palco il crooner Mario Biondi.