Libri della settimana: vite d’artista da Goya a Modì

5 Dicembre 2013


La vita di un artista è, essa stessa, un’opera d’arte? In certi casi sembra di sì, ad ogni modo – sempre e comunque – si presta a fornire materiale da romanzo: sono vicende di uomini straordinari quelle che, in queste settimane, trovano posto negli scaffali delle librerie. Raccontando le molte virtù e, naturalmente, anche i vizi, di personalità che hanno segnato in modo profondo l’evoluzione della cultura occidentale.

Secondo lo storico dell’arte Fred Licht ha saputo illustrare gli avvenimenti più importanti di oggi con un secolo e mezzo di anticipo. Una figura di fondamentale importanza per la storia dell’arte moderna, uomo che ha saputo vincere il fluire del tempo ergendosi a paladino del vero storico. Senza filtri o compromessi: osservando con ineguagliabile lucidità ciò che lo circondava. Lo stesso approccio con cui Tvetan Todorov racconta oggi, per Garzanti, il mito di Goya.

Si scrive maudit, ovvero “maledetto”. Ma si legge Modì, diminutivo con cui da sempre ci si riferisce ad Amedeo Modigliani. Si apre con un azzeccato gioco fonetico la carrellata di ritratti borderline che Osvaldo Guerrieri raccoglie per i tipi di Neri Pozza. Vite disperate, esistenze sempre al limite, dilaniate dalla tensione tra genio e sregolatezza: Mario Schifano, Tano Festa, Vincenzo Gemito, e con loro anche Dino Campana, Luciano Bianciardi, Carmelo Bene. Uomini Con il diavolo in corpo.

È stato l’Oskar Schindler dell’arte italiana, la spia che ha permesso di salvare dalle folli ambizioni del Terzo Reich decine di capolavori assoluti dell’arte del Rinascimento, altrimenti destinati ad essere espropriati dai musei del Bel Paese e finire in Germania. Rodolfo Siviero è uno di quegli eroi schivi, poco appariscenti, di cui i libri di storia spesso scordano le gesta: Luca Scarlini rende il giusto merito alla sua vicenda personale, pubblicando per Skira Siviero contro Hitler.

[nella foto: Amedeo Modigliani in mostra a Milano, 2013]