La Pinacoteca di Brera e il Museo Archeologico di Reggio Calabria, con il nuovo allestimento dei Bronzi di Riace: sono solo alcuni dei circa 40 luoghi d’arte aperti gratuitamente al pubblico nella serata di sabato 28 dicembre. Torna “Una notte al museo”
Un regalo di Natale a scoppio ritardato, ma non per questo meno gradito. Anzi. Il Ministero dei Beni culturali sceglie di aprire gratuitamente le porte dei luoghi d’arte di proprietà dello Stato per un’intera giornata. Dall’alba al tramonto, e anche oltre: appuntamento sabato 28 dicembre, con l’accesso libero a musei ed aree archeologiche che ai canonici orari di apertura si prolunga, per le realtà che aderiscono al progetto Una notte al museo , anche dalle 20 alle 24.
Una quarantina gli indirizzi da segnare sul taccuino, disseminati lungo tutto lo Stivale. Un’occasione speciale per visitare il Museo Archeologico di Reggio Calabria, con il restyling che riporta al pubblico i Bronzi di Riace; e la Pinacoteca di Brera, a Milano, dove è possibile confrontarsi con il rinnovato allestimento che ha visto Ermanno Olmi disegnare la sala che accoglie, insieme al Cristo morto di Mantegna, i grandi capolavori del Rinascimento veneto.
A svelare i propri tesori nella cornice serale anche la Galleria dell’Accademia di Firenze, con il fascino unico del David di Michelangelo, e le Terme di Diocleziano a Roma. Un’iniziativa, quella delle notti al museo, che torna per la sesta volta quest’anno, forte di un ottimo riscontro da parte del pubblico: oltre tremila gli accessi solo alla Reggia di Caserta – il monumento più visitato – nel corso dell’appuntamento dello scorso mese di settembre.
Molti i luoghi di cultura italiani che restano “aperti per ferie” anche nella giornata del 1 gennaio, in deroga rispetto alla consueta chiusura festiva. Quasi trecento i musei e le gallerie, le pinacoteche e le aree archeologiche: dagli Uffizi alle Grotte di Catullo sul Lago di Garda, da Villa Adriana a Tivoli al Mausoleo di Teodorico a Ravenna; passando per il Museo di Capodimonte a Napoli e a quello dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
[nella foto: la Pinacoteca di Brera a Milano]