Miglior film, regia, attore protagonista e montaggio: “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino sbanca a Berlino l’edizione 2013 degli European Film Awards. Standing ovation per Ennio Morricone
Si è presentato a Berlino forte di quattro nomination. E ha portato a casa altrettante statuette: successo clamoroso per Paolo Sorrentino, che con il suo La Grande Bellezza è il protagonista assoluto dell’edizione numero ventisei degli European Film Awards. Gli Oscar del Vecchio Continente, nati su iniziativa dell’indimenticabile Ingmar Bergman e diventati appuntamento imprescindibile con il cinema di qualità.
Sorrentino ottiene il premio come miglior regista, la pellicola quello come miglior film e per il miglior montaggio – firmato da Cristiano Travaglioli; l’irresistibile Toni Servillo viene incoronato miglior attore: un trionfo che lenisce la delusione per la scarsa considerazione ottenuta al Festival di Cannes e rilancia le ambizioni in ottica Los Angeles. Con La Grande Bellezza chiamata a rappresentare il Bel Paese alla notte degli Oscar.
A marciare a testa alta sul red carpet di Berlino è, nel suo insieme, tutta l’industria cinematografica italiana. Omaggiata con le tre nomination per La migliore offerta di Giuseppe Tornatore e con quelle raccolte dal Pinocchio firmato Enzo D’Alò, da Benvenuto presidente di Riccardo Milani, e dal Miele di Valeria Golino, in corsa come miglior opera prima. Standing ovation per Ennio Morricone: al compositore il riconoscimento per la miglior colonna sonora.
Gli straniti immigrati portoghesi del The Gilded Cage di Ruben Alves, protagonisti di un ironico viaggio nella multietnica Parigi, ottengono il favore di un pubblico in visibilio nel salutare il premio alla carriera, assegnato a due figure entrate nella leggenda. Da un lato Catherine Deneuve, dall’altro Pedro Almodovar: che insieme all’ambita statuetta ottengono gli applausi scroscianti dell’Haus Der Berliner Festspiel.
[nella foto: il momento della premiazione di Ennio Morricone – foto EFA/API]