Cinema: parte l’edizione 2014 del Sundance Festival

15 Gennaio 2014


La sua distanza da Hollywood si misura, prima che sul piano prettamente concettuale, a livello geografico. Da un lato la calda e calorosa California, luminosa al punto da risultare stordente; dall’altro il desertico Utah, terra di spazi sconfinati e – almeno in questa stagione dell’anno! – di grandi freddi. Torna a Salt Lake City il Sundance Festival, la più importante rassegna internazionale di cinema indipendente: oltre sessanta le pellicole in gara per un evento in scena dal 16 al 26 gennaio.

Nato nel 1978 su iniziativa di Robert Redford, il Sundance si è trasformato in una vetrina imprescindibile per giovani talenti e visionari sperimentatori: qui hanno mosso i primi passi Jim Jarmusch e Quentin Tarantino, Steven Soderbergh e Robert Rodriguez; qui si confrontano e si misurano ogni anno le star di Hollywood che scelgono progetti di ricerca, affrontando film lontani dalle esigenze mainstream della fabbrica dei sogni.

C’è attesa per il noir Laggies , interpretato da Sam Rockwell e Keira Knightley; ma anche per Michael Fassbender, sempre più star, protagonista del Frank  di Lenny Abrahamson. A mettersi in gioco la rockstar Nick Cave, all’esordio come protagonista con 20.000 Days On Earth , ma anche Anton Corbjin: il fotografo olandese torna dietro la macchina la presa a quattro anni di distanza dal suo ultimo film, traducendo per il grande schermo A most wanted man  , thriller di John Le Carré.  

Non poteva mancare, al Sundance, un pizzico d’arte. Con Allergy to Originality  , corto animato che vede Drew Christie riflettere con ironia sul confine tra plagio e ispirazione; ma soprattutto con A portrait of Marina Abramović . Un altro cortometraggio, questa volta diretto da Matthu Placek (già a fianco di Julian Schnabel), per un ritratto che grazie alla tecnologia 3D restituisce con stupefacente lirismo la visione dell’artista.

[nella foto: A portrait of Marina Abramović  di Matthu Placek]