17 Gennaio 2014
Cosa lega il cinema e l’arte? Lo raccontano a Massimo Finazzer Flory i prossimi protagonisti de “Il Gioco serio dell’Arte”, serie di talk ideati da Lottomatica. Ospiti a Palazzo Barberini il premio Oscar Gabriele Salvatores e Carlo Verdone
Nei giorni caldissimi che accompagnano i gran galà del cinema americano, tra il Sundance Festival e la consegna degli Oscar, Roma accende i riflettori sui big di casa nostra. Con i nuovi appuntamenti de Il Gioco serio dell’Arte , ottava edizione della rassegna culturale ideata e promossa da Lottomatica. Due serate, due protagonisti assoluti della scena italiana, due incontri a Palazzo Barberini per raccontare e raccontarsi; nel confronto, inedito e intrigante, con alcuni tra i capolavori senza tempo conservati nei musei della Capitale.
Il primo buio in sala lunedì 20 gennaio alle 18.30: Massimo Finazzer Flory, autore e attore teatrale ideatore della collana di eventi, incontra Gabriele Salvatores per una conversazione che ruota attorno al tema dell’ispirazione e a quello della narrazione. Come nasce il bagaglio di immagini, situazioni ed emozioni che rende unico lo stile di un regista? Quanto si trova, sul grande schermo, delle letture e delle mostre visitate, dei film di altri colleghi, dei luoghi vissuti e amati?
Le risposte arrivano dal regista premio Oscar nel 1992 per Mediterraneo , condite dalla proiezione di frammenti estratti dai suoi più grandi successi: partendo dall’epocale Nirvana e arrivando al recentissimo Happy Family . Ma anche grazie al confronto con la lettura critica della storica dell’arte Anna Lo Bianco, che crea connessioni affascinanti tra il mondo del cinema e le opere dei grandi pittori e scultori del passato. Nell’identificazione di un concetto di arte totale, trasversale al tempo, alle mode, alle correnti e agli stessi linguaggi espressivi.
Il rapporto tra cinema e arte si stringe ulteriormente lunedì 3 febbraio, quando protagonista dei talk di Palazzo Barberini sarà Carlo Verdone. Chiamato a condividere il ricordo del padre Mario, celebre e apprezzato storico e critico d’arte, figura fondamentale per lo studio del Futurismo, ma anche a rivelare i segreti della sua ultima straordinaria interpretazione. Quella che lo vede co-protagonista de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, film che tratta con dolente sarcasmo, i lati più contraddittori dell’art-world.
[nella foto: Gabriele Salvatores sul set di “happy Family” – foto Loris T. Zambelli – Photomovie]