Da Ezio Greggio a Lina Wertmüller: parla italiano il Monte-Carlo Film Festival

19 Febbraio 2014


È nato nel 2001, incoraggiato da Mario Monicelli, su iniziativa di quell’istrionico protagonista della comicità su piccolo schermo che risponde al nome di Ezio Greggio. Una figura in realtà da sempre sensibile al fascino del cinema: ambito che ha frequentato come attore ma anche come regista, formatosi sul modello rappresentato dall’amico Mel Brooks. Dopo qualche anno di pausa Greggio torna con una nuova edizione, l’undicesima, del suo Monte-Carlo Film Festival.

Una rassegna interamente dedicata alle nuove promesse della commedia quella in scena nella città monegasca fino al prossimo 22 febbraio. Un evento che nel corso degli anni ha anticipato il successo al botteghino di autentici fenomeni mediatici – su tutti quello di Checco Zalone, ospite quest’anno di una rassegna che vede tra gli altri protagonisti anche Alessandro Siani e Neri Marcoré. Confermando di parlare orgogliosamente italiano.

Dopo l’addio al compianto Monicelli è infatti la leggendaria Lina Wertmüller a rivestirne il ruolo di presidente del comitato artistico, sedendo al tavolo di una giuria guidata dal premio Oscar Vittorio Storaro. E italiano è anche il più giovane regista invitato (fuori concorso) alla rassegna: il ventenne Paolo Cedolin Petrini, che dirige i compagni di corso dell’Ecole superiore de rèalisation di Parigi in Les Incompatibles . Serratissima e frizzante commedia degli equivoci che si fregia di un cameo dell’inossidabile Roger Moore.

In corsa per aggiudicarsi il titolo di miglior commedia della stagione il francese Les Profs , interpretato dalla star d’oltralpe Christian Clavier ed ispirato all’omonimo fortunatissimo fumetto; ma anche il Sole a catinelle  di Zalone, lo spagnolo Tres bodas de màs  e l’irriverente Fack ju Goethe, Suck me Shakespeer : sarcastica parodia tedesca che rilegge in salsa moderna l’eterno mito di Romeo e Giulietta.