Parigi a Roma: in mostra i capolavori del Musée d’Orsay

28 Febbraio 2014


A separare il 1848 dal 1914 ci sono esattamente sessantasei anni. Tanti coprono la distanza tra i fuochi dei dirompenti moti popolari che hanno agitato l’Europa borghese e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, parentesi determinante per la nascita di una società e una cultura nuove. Un periodo che guarda come riferimento a Parigi, città vitale per definizione; e glorifica la sua scena artistica, elevata agli altari della Storia come periodo tra i più felici di tutti i tempi.

Sono sessantacinque, in una pressoché totale corrispondenza con l’arco cronologico, le opere che il Musée d’Orsay di Parigi presta al Vittoriano: ricostruendo fino al prossimo mese di giugno i connotati di una stagione irripetibile. Una grande mostra quella in scena a Roma, che porta in Italia capolavori assoluti dei grandi maestri dell’impressionismo: da Monet a Degas, da Pissarro a Sisley e Cézanne; arrivando fino al puntinismo di Seurat. Via Van Gogh e Gauguin.

È una delle prime tele dipinte al suo arrivo a Tahiti Il pasto , con Gauguin a confondere con sintesi sublime suggestioni esotiche e canoni della tradizione occidentale: creando una irreale e paradossale natura morta, carica della tormentata vitalità propria del suo autore. Suona invece come un omaggio a Belpaese il ritratto che Van Gogh ha dedicato ad Agostina Segatori, L’Italiana  già in posa per Degas, qui presentata assisa in una nobile e ieratica bellezza.

Occasione ghiotta per visitare la mostra quella offerta domenica 2 marzo in occasione dell’Io Gioco con l’Arte Day  promosso dal Gioco del Lotto, sponsor di cultura. Ingresso gratuito per le famiglie, con i più piccoli coinvolti (dalle 10 alle 12 e ancora dalle 15 alle 17) in speciali laboratori didattici: dove potranno misurarsi in prima persona con matite e colori, forbici e coriandoli, ripercorrendo grazie al gioco le orme dei grandi artisti di ieri.