Il design di Konstantin Grcic, classico contemporaneo. Al Vitra Museum

4 Aprile 2014


Ha sfoderato pezzi iconici, entrati di diritto nella storia. Ed è considerato tra i più importanti creativi in circolazione, figura dotata di un estro che segna il passo: dettando regole di stile percepite e seguite in tutto il mondo. A pochi mesi dal suo cinquantesimo compleanno, Konstantin Grcic può dire di essere all’apice della propria carriera come designer: e come tale merita una retrospettiva nel tempio europeo della creatività.

Titola Panorama  l’antologica che il prestigiosissimo Vitra Museum, massima istituzione del Vecchio Continente quando si parla di design, dedica al progettista tedesco. Chiamato a interpretare gli spazi espositivi, a un passo da Basilea, come struttura viva e vitale: teatro dove mettere in scena la propria visione del flusso creativo. Scenografando tre ambienti tipo, altrettante vedute che esemplificano la sua poetica.

Da qui, dunque, la scelta del termine Panorama . Dai trenta metri lineari su cui si alternano un contesto urbano, un ideale studio d’artista e il più rassicurante degli spazi domestici: diorami in scala 1:1 nei quali prendono posto gli innovativi prototipi di Grcic. Come la Chair B , arcinota seduta che richiama nella sua lineare semplicità strutture di natura biodinamica; o come la lampada Mayday prodotta da Flos nel 1999. Oggetto di fresca e schietta funzionalità.

L’allestimento invita a tuffarsi nel mondo di Grcic, creando la magica illusione di un rapporto one-to-one con l’artista. Costruito nel confronto diretto con le sue creazioni, è vero, anche con gli oggetti e le opere che ne hanno ispirato la crescita professionale: passando dunque dai manifesti delle mostre di Marcel Duchamp ai lavori di Enzo Mari e Gerrit Rietveld. Arrivando a un computer Anni Ottanta, pezzo di modernariato che rimanda a un’epoca vicinissima. Eppure lontana.

[nella foto: Konstantin Grcic, photo Markus Jans]