Più di cento gli abiti e gli accessori che raccontano, a Londra, settant’anni di alta moda all’italiana. Il Victoria & Albert Museum si emoziona per i capi di Valentino, Armani, Versace, Moschino in mostra fino a fine luglio
Un viaggio nell’emozione, nella suggestione, nel gusto di una scuola che ha saputo dettare la linea della moda internazionale. E che ancora oggi, grazie ad una nuova generazione di maestri, mantiene il proprio inarrivabile primato in termini di gusto e stile. È un omaggio importante quello che il Victoria & Albert Museum di Londra, tempio internazionale del design, tributa da queste ore e fino al 27 luglio ai più grandi couturier italiani.
Oltre cento gli abiti e gli accessori in mostra nelle sale del museo britannico, a coprire un arco cronologico che va dal dopoguerra ad oggi. Censendo nella sua interezza, in pratica, l’età dell’oro della moda italiana: partendo naturalmente dall’epocale sfilata voluta nel 1951, a Firenze, da Giovanni Battisti Giorgini. Con la ricostruzione della scenografia della Sala Bianca di Palazzo Pitti si evoca, in tutto il suo splendore, l’evento che la tradizione indica come germinale per l’esplosione di un fenomeno destinato a conquistare il mondo.
Non c’è grande firma del pret-à-porter che non venga omaggiata attraverso le sue creazioni iconiche: da Valentino ad Armani, da Gucci a Missoni, da Versace a Ferré. Fino, ovviamente, ai più giovani Fausto Puglisi e Giambattista Valli; e alla coppia che ha ereditato il testimone di Valentino, proseguendo l’attività della maison: Pier Paolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri. Chiude la mostra una videogallery con gli interventi di figure che spaziano da Carla Sozzani ad Angela Missoni.
Focus particolare quello dedicato alla seduzione che la moda italiana ha da sempre esercitato sul luccicante modno di Hollywood. Partendo dalla strepitosa e preziosissima collana di Bulgari che Richard Burton donò a Liz Taylor, e arrivando agli abiti indossati dalle divine Ava Gardner e Audrey Hepburn. Mise da sogno, che raccontano una straordinaria avventura creativa: ben lontana dal dirsi esaurita.
[Foto © Victoria & Albert Museum, Londra]