Libri della settimana: ripensare la cultura

15 Maggio 2014


Lo Stato italiano investe in istruzione il 20% in meno rispetto alla media europea. Nello stesso settore il sostegno dei privati è inferiore del 40% se comparato con quanto accade all’estero: nascono da dati sconfortanti le riflessioni che Marino Sinibaldi condivide con Giorgio Zanchini in Un millimetro in là – Intervista sulla cultura (Laterza), conversazione che prova a fissare nuovi punti nell’agenda di un Paese che ripete di voler ripartire dal proprio patrimonio intangibile. Ma che fatica a farlo realmente.

Necessario, dunque, ripensare al rapporto con una tradizione da valorizzare. Per farlo al meglio viene in soccorso Vittorio Sgarbi, che pubblica con Bompiani Dell’Italia – Uomini e luoghi: serie di ritratti incrociati che non si limita a passare in rassegna punti iconici del Bel Paese (da Rimini a Napoli, passando per Venezia) ma che ne legge l’unicità e la grandezza come fotografia delle personalità eccellenti che qui hanno vissuto e creato. Qualche nome? Ennio Flaiano, Luciano Pavarotti, Roberto Longhi…

La costruzione di un comune senso di rispetto per il territorio e le sue ricchezze passa dalla necessità di educare le giovani generazioni. Nasce dall’esperienza della rubrica che tiene ogni lunedì su Il Fatto Quotidiano  il nuovo libro di Tomaso Montanari edito da Skira: nel suo Alfabeto figurativo ecco trenta capolavori dell’arte raccontati con linguaggio semplice e immediato ai più piccoli. Invitati così a confrontarsi, forse per la prima volta, con il senso più profondo del Bello.

Proseguono intanto con Einaudi le riflessioni che Gustavo Zagrebelsky muove dalla lettura critica della Costituzione italiana. È il momento di ragionare su una nazione Fondata sulla cultura: nelle pieghe del documento fondativo della Repubblica, testo che racchiude in sé l’anima dell’Italia moderna, emerge in modo incontrovertibile il peso di una cultura libera da pregiudizi e schemi precostituiti.