Un museo per George Lucas. A Chicago

25 Giugno 2014


A rigor di logica avrebbe dovuto trovare posto a Hollywood, Los Angeles, nelle più strette vicinanze della fabbrica dei giorni. Sfuma invece dopo una lunga trattativa con le autorità locali la possibilità per George Lucas di realizzare qui il suo Lucas Museum of Narrative Art, utopistico tempio dedicato ai molteplici linguaggi della creatività. Non si trova, nella Città degli Angeli, un’area sufficiente ad accogliere il progetto, che emigra così a Chicago.

“Negli ultimi quarant’anni George Lucas ha rivoluzionato l’arte della narrazione”  ha commentato in una nota il sindaco della windy city  Rahm Emanuel, “siamo onorati di essere i destinatari di un investimento che permette a chiunque di imparare moltissimo su questo tema” . Una scelta, quella dell’artista, che l’amministrazione di Chicago ha spinto fortemente: spendendosi in prima persona nell’individuazione dei circa sette ettari su cui sorgerà un museo assunto a priorità per il rilancio turistico dell’area.

Lo spazio espositivo – a breve i dettagli sul progetto, nel 2018 l’inaugurazione – non offrirà una pura e semplice esaltazione del percorso creativo di Lucas, ma intende configurarsi come un’affascinante storia dell’evoluzione del concetto di narrazione per immagini. Partendo dai grandi maestri del mondo dell’illustrazione tradizionale e arrivando alle più innovative tecniche di animazione digitale.

Immancabili i cimeli e i memorabilia dei grandi classici firmati da Lucas – su tutti l’epopea di Star Wars – integrati in un allestimento che spazia dalle tavole originali del leggendario illustratore della Londra vittoriana Arthur Rackam ai prototipi per i film targati Dreamworks; dai disegni con cui Norman Theodore Mingo ha reso leggendaria la rivista MAD  fino all’estetica di Alberto Vargas, considerato tra gli inventori – negli Stati Uniti degli Anni Cinquanta – del fenomeno iconico delle pin-up.