È il campano Francesco Piccolo, apprezzato sceneggiatore di Nanni Moretti e Paolo Virzì, a vincere il 68esimo premio Strega. Nel suo “Il desiderio di essere come tutti”, edito da Einaudi, intime memorie dagli Anni di Piombo
Una vittoria sul filo di lana oppure – guardando il rovescio della medaglia – una bruciante sconfitta al fotofinish. Non risparmia emozioni la serata che ha visto assegnare, per la sessantottesima volta nella sua storia, il Premio Strega: uno tra i più ambiti riconoscimenti italiani nel campo della letteratura va quest’anno a Francesco Piccolo, che supera per sole cinque preferenze (140 a 135) Antonio Scurati.
Una sfida serrata quella tra l’autore della scuderia Einaudi, in gara con Il desiderio di essere come tutti e Scurati, penna di casa Bompiani valutato per il suo Il padre infedele . Subito fuori dai giochi, già al termine della prima tranche dell’articolato sistema di votazioni dello Strega, gli altri tre finalisti: Giuseppe Catozzella con Non dirmi che hai paura (Feltrinelli), che porta comunque a casa il premio speciale riservato ai giovani; Antonella Cilento con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori) e Francesco Pecoraro con La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie).
Talento versatile, il casertano Francesco Piccolo festeggia nel modo migliore il suo cinquantesimo compleanno: trovando con lo Strega il terzo importante riconoscimento in pochi mesi. Apprezzata la sua attività come sceneggiatore per, tra gli altri, Nanni Moretti e Paolo Virzì: proprio la scrittura de Il capitale umano , ultimo successo del regista toscano, gli è valsa la storica doppietta del Nastro d’argento e del David di Donatello.
Con il suo ultimo libro, Piccolo apre gli archivi della memoria: si torna indietro agli Anni di Piombo, alla maturazione di una coscienza umana, prima che politica, costruita nelle tensioni tipiche del periodo e alla luce dei modelli, antitetici, rappresentati da Moro e Berlinguer. Per Scurati, invece, il dramma della seconda sconfitta all’ultimo respiro in pochi anni. Nell’edizione 2009 dello Strega venne superato per un solo voto dallo Stabat mater di Tiziano Scarpa: una delusione scottante.
[nella foto: Francesco Piccolo festeggia la vittoria del Premio Strega © Daniele La Malfa]