Mondiali: calcio e arte a braccetto a Los Angeles

7 Luglio 2014


È stato un corteggiamento tenace – lungo esattamente vent’anni! – ma finalmente la scintilla è scoccata: è dai tempi del Mondiale ospitato dagli States nel 1994 che il calcio prova a sedurre gli Stati Uniti d’America, riuscendo solo oggi nel miracolo di diventare sport finalmente popolare anche in quel Paese. Complice l’ottima figura fatta, in Brasile, dalla nazionale a stelle e strisce; complice anche un vero e proprio twist culturale, che coinvolge anche l’arte contemporanea.

Titola Fútbol  la mostra che fino al 20 luglio vede il LACMA di Los Angeles trasformarsi in inedito bar sport, con gli interventi che hanno visto oltre trenta artisti eleggere le dinamiche del gioco più amato al mondo a fonte di ispirazione creativa. Trasformando il rotolare della palla in un metafora dell’ineluttabilità del destino, ma concentrandosi anche sul forte valore di aggregazione sociale che lo sport riveste in ogni cultura. A maggior ragione – siamo in California, terra che vive con difficoltà il fenomeno dell’immigrazione – in quelle latinoamericane.

Risulta in questo senso programmatico, allora, il lavoro del messicano Gustavo Artigas: che prima filma una partita tra ragazzini in un campo a ridosso della frontiera, a Tijuana, immortalando la mole di palloni perduti perché calciati oltre il confine; e poi inscena nello stesso luogo e alla stessa ora una caotica partita tra due squadre di calcio messicane e due quintetti di basket americani, generando una gioiosa confusione che ribadisce il valore di comunione proprio dello sport più sano.

Non manca una riflessione sulla figura del calciatore, icona del contemporaneo. Partendo dal ritratto di Pelé firmato Andy Warhol e arrivando al George Best dipinto da Chris Beas, passando per Zinedine Zidane. Eroe e insieme antieroe: come dimostrano in un iconico gioco di specchi il video dedicatogli da Philippe Parreno e Douglas Gordon e la statua con cui Abdel Abdessemed immortala l’assurda testata inflitta a Marco Materazzi nel corso della finale del Mondiale 2006.

[nella foto: Generic Art Solutions – Pietà (2008). Courtesy Jonathan ferrara Gallery, New Orleans]