Una notte per la cultura. Torna Demanio Marittimo

15 Luglio 2014


Quando il sole ormai esausto disegna le prime ombre della sera, tratteggiando sulla sabbia la silhouette degli ombrelloni già chiusi, si accendono nelle Marche le luci della cultura. Si rinnova sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia l’appuntamento con Demanio Marittimo , la kermesse che nello spazio di una notte – dal tramonto all’alba – mette a confronto artisti, designer, scrittori, giornalisti e creativi. Con un ricco programma di talk, incontri e riflessioni condivise.

Si parte venerdì 18 luglio sul far della sera: tratto distintivo dell’edizione 2014 della rassegna lo sguardo rivolto all’architettura, tema doveroso considerata la contingenza della Biennale diretta a Venezia da Rem Koolhaas; argomento che vive delle riflessioni maturate anche grazie alla partnership con il Maxxi. È proprio il museo romano a portare in riva all’Adriatico due mostre: la prima rivolta alle istanze dei progettisti italiani di nuova generazione, l’altra concentrata sulle esperienze dei compassi italiani all’estero.

Diversi i protagonisti della kermesse lagunare ospiti a Senigallia, tra loro molti curatori di Padiglioni nazionali: dalla statunitense Eva Franck al kosovaro Bekim Ramku, dalla russa Xenia Witulewa al collettivo britannico Crismon Architectural Historians; arrivando al collegamento in diretta streaming con il brasiliano Marcio Kogan, tra i protagonisti della passata edizione della Biennale. Ma a fare da contraltare all’architettura, immancabile, lo sguardo sull’arte contemporanea.

Demanio Marittimo  guarda alla duplice natura del Mediterraneo: luogo mitologico e al tempo stesso spazio per nuove connessioni. Da un lato ecco allora le opere video selezionate da Andrea Bruciati, con il tema della narrazione e della tradizione declinato grazie agli sguardi dei fratelli de Serio e di Michael Fliri, Marzia Migliora, Luigi Presicce, Francesca Grilli; dall’altro, invece, è l’artista albanese Adrian Paci a condividere le proprie visioni sul tema del viaggio, dello sradicamento, dell’immigrazione.