La suggestiva cornice di un’antica chiesa nelle Dolomiti: location di intimo raccoglimento per la mostra con cui Elisabetta Sgarbi celebra il ricordo di Tonino Guerra. Poeta gentile, ma anche elegante pittore e illustratore
Molti lo ricordano come poeta, moderno cantore della civiltà dei semplici che ha per secoli rappresentato l’anima più genuina dell’Italia; la sua natura quotidianamente e strenuamente eroica. E tutti associano il suo nome a quello dell’amico Federico Fellini, con il quale ha collaborato alla scrittura di una sceneggiatura, quella di Amarcord , che ha fatto la storia del cinema. Del talento poliedrico di Tonino Guerra non tutti conoscono la vena di illustratore e pittore: aspetto oggi ricordato da una mostra intima e speciale.
Non un museo e nemmeno una galleria di città, con i suoi riti così alieni alla natura schietta di un artista popolare perché vicino al cuore e all’anima della gente comune, eterna fonte di ispirazione. È l’Antica Chiesa di Santa Barnaba a Bondo, piccolo borgo Trentino arrampicato nel cuore delle Alpi Giudicarie, a farsi teatro per un omaggio che guarda in modo ricco e articolato alle molteplici espressioni sperimentate da Guerra. Chiamando alla contemplazione di una mitologia, la sua, carica di una struggente empatia.
Tra le opere selezionate da Elisabetta Sgarbi, in mostra fino a fine settembre, disegni e illustrazioni; ma anche poesie e brani di sceneggiature: un calembour di immagini di istintiva raffinatezza, tratteggiata – sia in forma di versi sia a livello puramente visuale – con una levità straordinariamente coinvolgente. Un tuffo in un universo che somma riferimenti insieme dotti e popolarissimi, nella celebrazione di un affetto contagioso per l’Uomo e per la Natura.
Ad accompagnare l’esposizione delle opere di Tonino Guerra un ricco calendario di incontri, talk, dibattiti; quasi a riconoscere proprio nel dialogo, nel confronto, nella meraviglia della parola che si fa racconto e condivisione la lezione più importante di un poeta che ha sempre vissuto in modo dinamico il proprio ruolo di elemento attivo della società. Tra gli ospiti il poeta Franco Loi e Cinzia Leone, ma anche gli scrittori Daniele Derossi, Matilde Hochkofler e Candida Morvillo.