Quarantaquattro film da tutto il mondo in corso per un... Asino d’oro! Alle porte di Piacenza va in scena una nuova edizione di Concorto, festival del cortometraggio che quest’anno omaggia il Belgio. E Buster Keaton.
Alle selezioni si sono presentati in tremila, ma solo quarantaquattro hanno passato i severissimi parametri della giuria e potranno così contendersi l’ambito Asino d’oro. Ai nastri di partenza la tredicesima edizione del Concorto Film Fest , la più importante rassegna italiana dedicata al cortometraggio, in scena a Pontenure – pochi chilometri da Piacenza – dal 23 al 30 agosto. Un appuntamento nato grazie all’entusiasmo di un agguerrito gruppo di volontari, cresciuto negli ultimi anni fino a diventare punto di riferimento di livello internazionale.
Egitto, Croazia, Brasile, India, Germania: i film ospiti di Concorto arrivano da decine di nazioni diverse, raccontando suggestioni e immagini di culture e tradizioni tra loro diametralmente opposte. Si passa così dal Petit Homme dello svizzero Jeann-Guillaume Sonnier, interpretato dalla giovanissima star belga Thomas Doret (nella foto), al Noah degli statunitensi Patrick Cederberg e Walter Woodman, fresco vincitore del Lago Film Festival, altra interessantissima rassegna italiana.
Paese ospite dell’edizione 2014 è il Belgio: diversi i lavori presentati a Concorto dalle film commision di Vallonia e Fiandre, tra i quali non mancano produzioni particolarmente ricche e articolate. È il caso di Intus , thriller dalle atmosfere inquietanti firmato da Gary Seghers e interpretato da Jérémy Renier, l’attore feticcio dei fratelli Dardenne già insignito nel 2006 del prestigioso premio intitolato a Jean Gabin come miglior attore francofono.
Alla proiezione dei film in concorso e delle venticinque proposte della sezione sperimentale fa da contraltare, come vuole la tradizione di Concorto , un intrigante cartellone di incontri, dibattiti, talk ed eventi live. Giocati sul filo della commistione tra linguaggi differenti. Come nel caso dello show in programma venerdì 29 agosto: due i corti d’epoca di Buster Keaton musicati per l’occasione da Umberto Petrin, tra i più importanti pianisti jazz italiani.