Dalla pasta al pesto di un genovese doc come Luca Vitone fino ai dolci di Francesca Grilli e di un ironico Flavio favelli. Cinquanta artisti italiani entrano in cucina, per firmare un divertente ricettario d’autore
Le veste grafica curata da Fortino Editions richiama alla memoria le fanzine Anni Ottanta: pagine in bianco e nero, illustrazioni volutamente lo-fi, testi che alternano grafie a mano libera a interventi digitali. Un libro non convenzionale quello prodotto in collaborazione con la Fondazione Golinelli di Bologna. Ed è naturale sia così: perché ad essere fuori dagli schemi sono sia la sua natura sia gli autori. Cinquanta artisti italiani. Invitati a costruire, insieme, un ideale ricettario.
Un progetto ironico e dissacratorio quello raccolto sotto il titolo di Food On Sale, risposta brillante alla moda ossessiva dello show-cooking e dei talent a sfondo gastronomico; un’iniziativa che tra il serio e il faceto invita a riappropriarsi della memoria del cibo, aprendo i cassetti del ricordo e lasciando affiorare aromi perduti. Non importa quanto semplici o addirittura banali. Purché genuini, nell’accezione più intima e privata del termine.
C’è chi risponde alla consegna con rigore quasi scientifico, impegnandosi a fondo in manicaretti da autentico gourmet. È il caso di Gian Maria Tosatti, autore di un articolato baccalà con totani vezzosamente ribattezzato “alla Tosatti” ; ma anche di Valerio Berruti, alle prese con la mai semplice cacciagione, e di Luca Vitone. Che ci racconta, da bravo genovese, come dietro la preparazione del pesto si nasconda una vera e propria… arte!
C’è poi chi decide di divertirsi divertendo. È il caso di Flavio Favelli, a cui bastano un frutto e una bustina di zucchero per saziarsi; e poi di Marco Gobbi, che nella semplicità di una fetta di prosciutto saltata in padella ritrova gli aromi de La specialità che la nonna gli preparava da bambino. Dimostrando come, oltre le superfetazioni degli chef di grido, il cibo sia destinato ad arrivare prima al cuore che alla mente e allo stomaco.