Marianne Faithfull: vi dico chi ha ucciso Jim Morrison

6 Agosto 2014


L’intervista doveva vertere sul suo nuovo album, ormai prossimo all’uscita – composto con la collaborazione di big del calibro di Nick Cave, Brian Eno e Roger Waters – ma il discorso ha preso ben presto una piega inattesa e decisamente intrigante. È ai cronisti della rivista Mojo  che Marianne Faithfull decide di rivelare, a oltre quarant’anni di distanza, la sua verità su uno dei fatti di cronaca più misteriosi della storia del rock. La morte di Jim Morrison.

Si tratta, più che di una rivelazione vera e propria, della conferma di una voce che già da tempo circolava nell’ambiente dello show-business: a fornire al leader dei Doors la partita di eroina che l’avrebbe portato all’overdose letale sarebbe stato Jean de Breiteuil, rampollo di una nobile famiglia francese, all’epoca dei fatti amante della stessa Faithfull. Che racconta della concitazione di quei giorni.

Un personaggio oscuro quello di Breiteuil, secondo le leggende del rock spacciatore di fiducia di molte rockstar di passaggio in quegli anni per Parigi. Su tutte Keith Richards. Secondo la ricostruzione della cantante i due sarebbero arrivati insieme nella capitale francese proprio il 2 luglio 1971 (la morte dell’artista risale al giorno successivo): Breiteuil, che aveva appuntamento con Morrison, avrebbe anche invitato la Faithfull a seguirlo. Incontrando però il suo rifiuto, mosso da quella che con il senno di poi suona quasi come una premonizione. Un cattivo presagio.

Il racconto di Marianne Faithfull si interrompe qui, senza in realtà sgombrare fino in fondo le nubi su una vicenda che resterà probabilmente per sempre insondabile. Perché insieme a Morrison sono nel frattempo drammaticamente e prematuramente scomparse anche tutte le altre persone coinvolte: la sua compagna Pamela Courson, stroncata dall’eroina nel 1974; lo stesso Breituil, andato incontro alla stessa tragica sorte solo pochi mesi dopo la morte di Morrison.