Il mondo del cinema piange Robin Williams

12 Agosto 2014



La notizia é arrivata nella notte, sulle prime accolta addirittura con beneficio di inventario: nella convinzione – tramutata in speranza – che si trattasse dell’ennesimo cinico, macabro e inspiegabile gioco di quanti si divertono a scioccare il web annunciando la falsa morte di star del mondo dello spettacolo. Questa volta, purtroppo, la verità ha superato la fantasia. É con un dispaccio delle forze dell’ordine, confermato dalla famiglia dell’attore, che il mondo ha conferma della morte di Robin Williams.

Tiburon, California: lunedì 11 agosto, ore 22. Al comando di polizia giunge la telefonata che chiede l’immediato intervento di una pattuglia. Un uomo é stato trovato senza vita nella propria abitazione. All’arrivo degli agenti la scoperta che il corpo senza vita appartiene a Williams, 63 anno compiuti meno di un mese fa. Già predisposta da parte degli inquirenti l’autopsia: sarà l’esame tossicologico a confermare o smentire l’ipotesi del suicidio, data al momento per fortemente accreditata.

Fonti vicine all’attore confermano come ultimamente fosse ricaduto nelle spire del demone dell’alcol, già combattuto in passato, e come gli fosse stato diagnosticato uno stato di profonda depressione. Al punto da scegliere per un periodo di degenza in un centro di riabilitazione del Minnesota. Al punto da cedere, questa la pista al vaglio degli inquirenti, sotto il peso subdolo di un dolore insormontabile. E rinunciare alla vita.

Quella stessa vita di cui era stato cantore entusiasta in buona parte dei suoi film, interpretando personaggi dalla passionalità coinvolgente. Un “buono” per antonomasia, Williams: fin dai tempi di Good Morning Vietnam , e poi ancora ne L’attimo fuggente e in Patch Adams ; arrivando a Will Hunting – Genio ribelle , che nel 1997 gli vale un meritatissimo premio Oscar come migliore attore non protagonista.