Una settimana di concerti non stop, con artisti come Prodigy, Queens Of The Stone Age, Stromae e Placebo. Ma anche il nostro Caparezza: tra i protagonisti, a Budapest, del festival più importante d’Europa. Torna lo Sziget
In una recente intervista al Corriere della Sera ha paragonato l’esperienza a una tela di Jackson Pollock: assimilando ogni persona del pubblico ai colpi di colore lanciati dall’artista sulla tela, espressione di energia pura destinata a restituire un’immagine complessiva di straordinaria potenza. Così Caparezza, che scalda i motori in vista della sua partecipazione al festival musicale più importante dell’estate europea. Torna a Budapest, dall’11 al 18 agosto, lo Sziget.
Il cantante pugliese è capofila della nutrita colonia italiana chiamata a esibirsi in quella che molti definiscono la Woodstock d’Europa: l’appuntamento è sull’isola di Obuda, giardino urbano immerso nel corso del Danubio, trasformato per sette giorni in regno della musica. Con qualcosa come cinquanta stage diversi, decine di artisti a intervallarsi senza soluzione di continuità davanti a un pubblico che, nelle ultime edizione, è sempre stato prossimo alle 400mila persone.
La line-up è, come vuole la tradizione di un evento arrivato al suo 22esimo anno, decisamente sontuosa. Per gli amanti del rock più muscolare sono imperdibili le performance di Queens Of The Stone Age, Korn e dei redivivi Blink 182; ma non mancano stelle del pop come Stromae (nella foto), alfieri del brit-rock del calibro di Placebo e Manic Street Preachers, campioni della dance elettronica come Prodigy e Bonobo.
Ma lo Sziget non vive di sola musica: mostre d’arte, laboratori, workshop, spazi attrezzati per ogni tipo di attività sportiva, golose aree food completano il panorama di un festival che guarda a ogni possibile voce dell’intrattenimento. Puntando a consolidare un ruolo di primo piano sulla scena europea, arrivando a competere con i grandi raduni dell’estate americana.