Una settimana per riflettere sulle contromisure che la creatività può opporre all’inquinamento e allo sperpero delle risorse naturali: temi importanti quelli della Beijing Design Week, ai nastri di partenza in Cina
Parola d’ordine: sostenibilità. In termini di uso consapevole delle risorse naturali e di contenimento dell’aggressività dei processi di produzione nei confronti dell’ambiente. Tema scottante quello affrontato dalla Beijing Design Week, settimana della creatività in scena nella capitale cinese dal 26 settembre al 3 ottobre; tema che assume un significato ancora più profondo in considerazione delle forti incognite che gravano sull’impatto globale dell’industria dei Paesi asiatici.
Ecco allora la proposta di tessuti in microfibre a impatto zero della fashion designer Zita Lai, proveniente da Hong Kong; ed ecco il progetto AirSvalue che chiede ai cerativi di tutto il mondo di ragionare sul dramma dell’inquinamento atmosferico, ponendo interrogativi e fornendo risposte. Come quella, ironica ma drammaticamente inquietante, da Maria Francesca Origa e Irene Solà Comalada, che imbustano ed espongono in mostra – con tanto di disponibilità alla vendita! – sacchetti pieni di “aria di Roma” .
Fulcro delle attività, che coinvolgono in modo sempre crescente l’intera città, è Caochangdi: un vero e proprio distretto creativo – qui risiede, tra gli altri, artistar dissidente Ai Weiwei – dove incontrare laboratori di innovazione, gallerie d’arte, studi di architettura, atelier artigiani di altissima qualità. Alle iniziative programmate in quest’area si affiancano quelle previste a Dashilar, quartiere passato dall’essere popolato di antiche botteghe ai grandi store di ispirazione occidentale.
Città ospite della Design Week è Barcellona, considerata testa di ponte per gettare uno sguardo sulle diverse anime della penisola iberica: agli eventi che offrono uno spaccato sulla scena creativa della città catalana si affianca così Lampica , mostra documentale che porta per la prima volta in Asia settanta diversi film su progetti, situazioni, filosofie e pratiche realizzative in corso sia in Spagna sia in Portogallo. Passando dai lavori Souto de Moura a quelli di Bruno Silvestre.
[nella foto: Chinese Modern Handicraft Exhibition © Beijing Design Week, 2013]