L’Europa e gli europei. Fotografati a Lucca

Sono partiti da Oslo e hanno fatto tappa a Parigi. Prima di arrivare da 6 settembre al 5 ottobre, a Lucca, nelle sale espositive della locale Fondazione Banca del Monte. Sono i dodici reportage commissionati ad altrettanti nomi scelti nel contesto dello European Photo Award, contest giunto alla sua seconda edizione; occasione per osservare in modo inedito l’evoluzione della società, del paesaggio, dell’economia e della cultura nel Vecchio Continente.

Taglio precisissimo quello voluto quest’anno, con l’invito a concentrarsi sulla miriade di movimenti più o meno spontanei e organizzati, sui tanti fenomeni di associazionismo che animano l’opinione pubblica dalla Grecia alla Finlandia, dal Portogallo alla Romania. Nel tentativo di costruire una mappa delle energie messe in campo per reagire, ritraendo donne e uomini che si battono per sostenere le proprie idee di equità sociale. Ma che a volte vengono sopraffatti dal sistema.

Stephanie Steinkopf si mescola ai senzatetto che abitano la stazione di Berlino per dimostrare come la figura del clochard sia oggi tanto dignitosa da passare del tutto inosservata; mentre l’ucraino Kirill Golovchenko ci getta in faccia il dramma della negazione della normalità, portandoci a passeggiare per le spiagge di una città – la sua Odessa – attanagliata dal timore di una possibile guerra con la Russia.

Due gli italiani presenti. Massimo Berruti – che abbiamo imparato a conoscere su Sky Arte HD tra i protagonisti di Fotografi  – si spinge fino alla Turchia per raccontare, nella carica tragica del suo ormai celebre bianco e nero, le recenti proteste di piazza e la loro repressione da parte delle forze dell’ordine. Carattere performativo per il progetto di Simona Ghizzoni, che raccontando la sua esperienza di vita in tre diverse città italiane ha dimostrato i rischi di emarginazione ed esclusione sociale inflitti da un mondo sempre meno portato al dialogo e al confronto.

[nella foto: una delle immagini di Massimo Berruti esposte a Lucca]