Nirvana. Il mito in mostra a Milano

4 Dicembre 2014


Sembrava impossibile, dopo l’esplosione e successiva implosione del movimento punk, che un’altra sottocultura riuscisse – partendo ancora dalla musica – a diventare fenomeno di massa in grado di segnare un’intera generazione: influenzandone il modo di vedere e vivere il proprio tempo; ma anche il look, lo stile, i gusti artistici. Un fenomeno di portata globale il grunge , episodio di fondamentale importanza culturale, raccontato a Milano da una mostra dedicata all’icona per eccellenza del movimento. Kurt Cobain.

Titola Nirvana: Punk To The People  l’evento ideato dalla Galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna e ospitato dal 5 dicembre fino al 1 marzo alla Fabbrica del Vapore: novanta fotografie raccontano la nascita della band di Seattle e la sua sfolgorante avventura; passando dalle immagini dei loro devastanti live al backstage del set che ha prodotto la leggendaria copertina di Nervermind , tra gli album più importanti di tutti i tempi.

L’eroe – o meglio: l’antieroe – attorno cui tutto ruota è ovviamente Kurt Cobain, di cui ricorre proprio nel 2014 il ventesimo anniversario della tragica scomparsa, ma il merito dell’evento è quello di non farsi abbagliare dalla sua stella, semmai di restituire la complessità dell’intero movimento. Ecco fare la loro comparsa, allora, Eddie Vedder e i suoi Pearl Jam, Chris Cornell e i Soundgarden; ma anche i Sonic Youth: band che hanno contribuito rendere unica e irripetibile l’intera stagione.

Non solo foto, in mostra: ecco postazioni multimediali nelle quali immergersi nell’ascolto di una ricchissima discografia e nella visione dei videoclip che meglio sanno inquadrare il Seattle Sound . Spazio poi, inevitabilmente, ai memorabilia: con una sezione costruita attorno a cimeli, edizioni rare, poster originali, feticci di quella che può essere definita a pieno titolo come l’ultima grande stagione che il rock abbia conosciuto.

[photo credit: ® Kirk Weddle, Backstage Nevermind]