Un avanguardistico condominio è nato a Torino da un'operazione di ammodernamento dello storico Palazzo Valperga Galleani: al progetto è andato il premio di Archdaily per la migliore ristrutturazione.
The Number 6, in via Alfieri a Torino, si è aggiudicato il titolo di Building of the Year nella categoria Refurbishment (ristrutturazione), sbaragliando gli altri quattro progetti candidati al concorso indetto dal portale statunitense ArchDaily. L’avanguardistico condominio torinese – l’unico italiano presente nella fase finale della competizione – parte infatti da un’operazione di ammodernamento dello storico Palazzo Valperga Galleani, per iniziativa del Gruppo Building di Piero Boffa.
Per quanto il nuovo stile di The Number 6 contrasti con quello barocco delle origini, il progetto è nato proprio con l’idea di recuperare la destinazione d’uso originaria dell’edificio, progettato da Maurizio Valperga nel Seicento per essere una dimora nobiliare. Grazie alla ristrutturazione, il Palazzo trasmette di nuovo un’idea di lusso e prestigio, ma stavolta secondo forme aggiornate ai canoni contemporanei.
Qualsiasi ammodernamento è stato eseguito nel più totale rispetto della preesistenza, protetta dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali del Piemonte. Con la collaborazione dell’ente, l’architetto Luca Petrone ha proceduto innanzitutto a recuperare il cortile che si affaccia in via Alfieri, inteso come un elemento di apertura verso la comunità dei non-residenti. Il disegno originale del giardino è stato riportato in evidenza ricorrendo a piante, vasi e un impianto di luci controllate elettronicamente, in modo da fornire un’illuminazione omogenea – di pittorica suggestione – al piano verticale e orizzontale assieme.
Un albero sospeso, le radici in vista, è un elemento scenografico che riprende il gusto tutto barocco per giochi e sorprese, intese a strabiliare il visitatore e magnificare ai suoi occhi il possidente. Sempre nel solco di questa tradizione vanno apprezzate le installazioni contemporanee dell’artista Richi Ferrero: opere per il pubblico godimento, che arricchiscono chi le guarda prima ancora di chi le possiede.