Apre oggi la stagione di eventi dell'American Academy in Rome: a inaugurare il cartellone lo Scharoun Ensemble, complesso da camera costituito da membri della Berliner Philarmoniker.
L’American Academy a Roma inaugura stasera una nuova stagione di eventi, partendo dalla grande musica classica e contemporanea. Il 6 e 7 febbraio, infatti, Villa Aurelia ospiterà lo Scharoun Ensemble, celeberrimo complesso di musica da camera composto nientemeno che da membri dell’Orchestra Filarmonica di Berlino.
Il repertorio eseguito dagli strumentisti nelle due serate – che avranno inizio alle 21, ingresso libero fino a esaurimento posti – non è quello più classico, cui può far pensare in un primo tempo l’istituzione stessa della Berliner Philarmoniker. Accanto ai musicisti già affermati, protagonisti dei due concerti saranno infatti i borsisti in composizione musicale per l’anno 2014/2015 dell’American Academy: portano la firma dei giovani Andy Akiho e Paula Matthusen, le opere recenti che verranno eseguite da questi performer d’eccezione.
Lo Scharoun Ensemble, fondato nel 1983 dai musicisti della Filarmonica di Berlino, si caratterizza da sempre per un ampio repertorio, che va dalla musica barocca a quella contemporanea passando per esecuzioni classiche e romantiche, con il quale si è esibito in tutta Europa e oltre oceano. Il nucleo permanente dello Scharoun Ensemble è costituito da un ottetto di classica (clarinetto, fagotto, corno, due violini, viola, violoncello contrabbasso) dell’Orchestra Filarmonica di Berlino, una delle più prestigiose al mondo.
Andy Akiho, nato nel 1979 negli Stati Uniti, ha debuttato con No One To Know One per Innova Recordings: le sue composizioni si fanno riconoscere per ritmi intricati e timbri esotici eseguiti con il suo strumento principale, il tamburo d’acciaio.
Paula Matthusen scrive musica elettroacustica ed acustica, realizzando delle vere e proprie installazioni sonore. Oltre a scrivere per una grande varietà di formazioni, collabora con coreografi e compagnie teatrali, creando opere per diversi strumenti, che spaziano dal pianoforte… alle palline da ping pong.
Completaeranno l’innovativo programma di queste due serate, brani di Luciano Berio, Valerio Sannicandro, Ernst Toch, Annie Gosfield e Wolfgang Amadeus Mozart.