A Londra, una mostra impressionista che celebra la figura del mercante d’arte e gallerista Paul Durand-Ruel, senza il quale – parola di Monet! – l’Impressionismo non sarebbe sopravvissuto.
Sino al 31 maggio, la National Gallery di Londra presenta la prima grande mostra dedicata a Paul Durand-Ruel, il mercante d’arte e gallerista che inventò l’Impressionismo, scommettendo sin dagli esordi sulla pittura rivoluzionaria e antiaccademica di Monet, Pissarro, Degas e Renoir.
Inventing Impressionism è un’esposizione di 85 opere impressioniste, tra le quali capolavori mai mostrati in Inghilterra, provenienti dalle più grandi collezioni private e museali del mondo. La maggior parte dei dipinti presentati furono al tempo venduti proprio da Durand-Ruel, che nel corso della sua vita si occupò della compravendita di più di 12 mila opere, compreso un migliaio di tele firmate da Monet.
La mostra segue un tracciato cronologico che ripercorre le tappe dell’Impressionismo, attraverso gli eventi chiave della carriera di Paul Durand-Ruel: dagli anni attorno al 1870, quando il mercante parigino acquistò ed espose nella sua galleria londinese a Mayfair i primi lavori impressionisti degli ancora sconosciuti Monet e Pissarro, sino al 1905, anno in cui Durand-Ruel allestì a Londra quella che – ancora oggi – resta a pieno titolo la più grande mostra d’arte impressionista, con 315 dipinti.
Organizzata dalla National Gallery, in partnership con il Musée d’Orsay di Parigi e il Philadelphia Museum of Art, Inventing Impressionism è l’occasione per apprezzare i ritratti di Paul Durand-Ruel e della sua famiglia eseguiti da Renoir, la serie dei Pioppi di Monet e le tre Danse di Renoir, che ritornano assieme in Inghilterra dopo circa trent’anni.
[Immagine di apertura: Claude Monet, Il Tamigi sotto il ponte di Westminster, 1871. Olio su tela, 47 x 73 cm. The National Gallery, London, Bequeathed by Lord Astor of Hever, 1971 © The National Gallery, London]